Dottorato in FISIOPATOLOGIA ED IMAGING CARDIO-TORACO-VASCOLARE

Titolo della tesi: Il valore aggiunto del rapporto TAPSE/PASP nella stratificazione del rischio dei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare

La stratificazione del rischio nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare (PAH) è importante sia al momento della valutazione basale che nel follow-up e si avvale di strumenti ricavati dal registro United States Registry to Evaluate Early and Long-Term PAH Disease Management (REVEAL) e dalle linee guida della European Respiratory and Cardiology Societes (ERS/ESC). È ormai noto che l'adattamento della funzione del ventricolo destro (RV) all'aumento del postcarico rappresenta il principale determinante della sintomatologia e dell'outcome nella PAH; tuttavia, ad oggi non è stato completamente affrontato l'impatto dell'accoppiamento ventricolo destro-arteria polmonare (RV-PA) sugli attuali strumenti di stratificazione del rischio. La valutazione gold standard dell'accoppiamento RV-PA prevede la misurazione del rapporto tra le elastanze telesistoliche e arteriose (Ees/Ea). Trattandosi di misure invasive, tecnicamente impegnative e costose, nella pratica clinica si ricorre alla valutazione ecocardiografica del rapporto tra l'escursione sistolica del piano anulare tricuspidalico (TAPSE) e la pressione sistolica dell'arteria polmonare (PASP), parametro che ha dimostrato di essere un potente predittore indipendente di outcome sia nello scompenso cardiaco che nella PAH. Il nostro studio ha valutato l'accoppiamento non invasivo RV-PA mediante il rapporto TAPSE/PASP in relazione all'emodinamica, agli score di rischio REVEAL e ERS/ESC e al suo impatto prognostico in una coorte retrospettiva di pazienti con PAH naïve al trattamento. I risultati sono stati poi convalidati in una seconda coorte di pazienti con PAH proveniente dal Registro PH di Giessen. OBIETTIVO DELLO STUDIO Valutare l’ipotesi che il miglioramento del rapporto TAPSE/PASP, durante terapia specifica, sia associato alla probabilità di raggiungere un miglior stato prognostico a basso rischio nella PAH. MATERIALI E METODI Sono stati analizzati retrospettivamente 677 pazienti con PAH (55% idiopatici) provenienti da 11 centri italiani in un periodo compreso tra il 2005 e il 2020. È stata eseguita una valutazione comprendente follow-up clinico, cateterismo cardiaco destro ed ecocardiografia entro 12 mesi dall’inizio della terapia specifica. La valutazione del rischio basata sulle linee guida europee (ESC/ERS) e sullo score REVEAL 2.0 è stata eseguita al basale e al follow-up. RISULTATI Al momento del follow-up, uno stato di basso rischio era significativamente associato a ogni unità (0,1 mm/mmHg) di incremento del rapporto TAPSE/PASP dopo terapia specifica (score ESC/ERS: OR 1,78, p=0,0001; score REVEAL 2.0: OR 1,43, p=0,0001). Il rapporto TAPSE/PASP è aumentato in modo curvilineo in proporzione alla riduzione delle resistenze vascolari polmonari (PVR) di più del 50%. Il rapporto TAPSE/PASP ha aumentato le informazioni prognostiche dei modelli che includono gli scores ESC/ERS e REVEAL 2.0, con 0.35 mm/mmHg identificato come il miglior valore di cutoff per la previsione del peggioramento clinico (Modello-1 ESC/ERS vs Modello-3 ESC/ERS+TAPSE/PASP: Uno’s c-index 0,61 vs 0,73, p<0,001; Modello-2 REVEAL 2.0 vs Modello-4 REVEAL 2.0+TAPSE/PASP: Uno’s c-index 0,66 vs 0,75, p<0,001). CONCLUSIONI Nei pazienti con PAH il miglioramento del rapporto TAPSE/PASP in seguito a terapia specifica è associato a uno stato di basso rischio, a una marcata riduzione delle resistenze polmonari vascolari e ad un miglioramento dell'outcome.