Titolo della tesi: Verso un modello neuroscientifico interindividuale: la sintonizzazione intercerebrale EEG nella menzogna e in altre forme di interazione
la presente tesi mira primariamente ad aumentare le conoscenze circa i correlati neurofisiologici delle interazioni ingannevoli, con specifico riferimento agli studi che hanno utilizzato l’elettroencefalogramma (EEG) per esplorare questo fenomeno. A questo proposito, in un primo capito, dopo una generale introduzione teorica sulla menzogna e delle modalità di valutazione dei processi fisiologici che la sostengono (con una breve introduzione dei concetti principali dell’EEG) viene presentata una rassegna sistematica sul tema, con un totale di 65 studi che in letteratura hanno studiato la menzogna tramite EEG. Sebbene tali studi abbiano fornito interessanti intuizioni teoriche e suggerimenti pratici, come verrà illustrato alla fine del primo capitolo, attualmente la ricerca su questo tema soffre di alcune limitazioni, tra le quali, particolare, lo studio delle attivazioni EEG in interazioni ingannevoli sul singolo individuo. A questo proposito, nelle neuroscienze la prospettiva della cosiddetta neuroscienza a due persone (2PN) si è affermata come interessante approccio teorico/metodologico in grado di esplorare processi interattivi tra più persone, misurando simultaneamente le loro attivazioni neurofisiologiche ed esplorando il grado di sintonizzazione (IBS). Il secondo capitolo sarà interamente dedicato alla 2PN, sia riportando le principali definizioni e alcuni cenni storici, che le diverse tipologie di indici statistici (e relative interpretazioni) attualmente usati in quest’ambito. Inoltre, il secondo capitolo riporta una seconda rassegna sistematica della letteratura, che ha raccolto tutti gli studi esistenti che hanno studiato dinamiche cooperative, competitive e ingannevoli, secondo l’approccio della 2PN. Come si potrà notare alla fine del secondo capitolo, la ricerca su questo tema sembrerebbe essere ancora agli albori, con risultati eterogenei e diverse complessità metodologiche e, soprattutto, sarà evidente l’assenza di studi con l’obiettivo di valutare dinamiche ingannevoli. Per tali ragioni, nel terzo capitolo verrà presentata una ricerca empirica che ha avuto l’obiettivo di valutare l’IBS tramite EEG e le attivazioni autonomiche (battiti cardiaci) tra un partecipante che aveva il ruolo di rilevare l’inganno, attraverso un’intervista, e un intervistato intenzionato a ingannare. Nello specifico, venivano misurate le differenze nell’IBS tra un gruppo in cui l'intervistato preparava una borsa contenente oggetti proibiti e ingannava, e un gruppo in cui l'intervistato preparava una borsa contenente oggetti non proibiti e non ingannava. I risultati mostravano effettive differenze nell’IBS, in specifiche frequenze, che venivano mantenute anche in fasi precedenti e successive all’intervista stessa, suggerendo la presenza di differenze in alcuni processi cognitivi ed emotivi tra i gruppi. Anche in considerazione di questi risultati, così come della letteratura che propone l’IBS come un segnale di co-regolazione tra gli individui, la presente tesi, riporta un quarto capitolo dedicato a esplorare tali assunti da un punto di vista empirico. Nello specifico, una prima parte del quarto capitolo riporta uno studio che mirava a misurare gli effetti dell'esposizione a videogiochi violenti sull’IBS in diadi di sconosciuti, mentre la seconda parte riporterà dei risultati preliminari di uno studio che esplorava le differenze nell’IBS di coppie romantiche sottoposte a stimoli visivi positivi e negativi. Le conclusioni, i principali limiti di questi studi, così come delle possibili soluzioni a essi, chiuderanno infine il presente lavoro.