GIORGIO QUINTILIANI

Dottore di ricerca

ciclo: XXXIII



Titolo della tesi: Narrazioni e traduzioni della scuola. Il progetto dello spazio scolastico come determinante dell’apprendimento.

ABSTRACT Parole chiave: Scuola / Didattica / Forma / Spazio / Progetto La ricerca ha per oggetto la scuola come termine complesso, che include sia le determinanti del progetto dell’edificio scolastico, che le questioni relative al rapporto tra didattica e spazio. Quello scolastico è inteso come edificio pubblico e collettivo dotato di connotazioni formali proprie e peculiari, che è e continua ad essere fondamentale per la formazione personale e universale dell’individuo. Questo studio, che si avvale di fonti scritte, iconografiche, di progetti e realizzazioni di scuole come materiale di indagine, il quale è stato selezionato, ordinato e classificato per pervenire alla determinazione di una possibilità coerente per l’edificio scolastico contemporaneo, è volto a cercare una nuova definizione figurativa e concettuale della scuola in architettura, avanzando nuove ipotesi spaziali per la didattica applicata. Attraverso una disamina articolata tra la concezione abitativa della scuola, l’evoluzione tipologica degli edifici e le loro specifiche costruttive, distributive ed insediative, oltre a un resoconto iconologico, storiografico e normativo in materia di edilizia scolastica, viene ripercorso il complesso e frastagliato tema dell’architettura per la scuola. L’indagine affronta i materiali selezionati a partire dalla centralità dello spazio architettonico, in relazione all’apprendimento e all’insegnamento, che viene analizzato nelle sue differenti componenti ambientali: aule, spazi comuni, laboratori, etc. anche mediante il ridisegno critico di opere realizzate in differenti epoche. Questo modo di procedere ha reso possibile raccordare molte delle istanze che corredano questo argomento di ricerca che si è dimostrato, per quanto aspettato, ampio e composito. La scelta metodologica principale è stata quella di ordinare il lavoro in due momenti espositivi, il primo denominato forme e narrazioni, in cui viene descritto il ruolo sociale e abitativo della scuola, relativo anche alle nuove funzioni dell’edificio collettivo secondo i principi del “terzo luogo”, operata una tassonomia degli ambienti che la compongono e proposta un’iconologia rappresentativa anche attraverso delle narrazioni della scuola scaturite da tre dicotomie: spazio/tempo, luce/ritmo, materia/metafora. Nel secondo momento, denominato modelli e traduzioni, viene invece ripercorso lo sviluppo del tipo riconducibile a quello scolastico, dalle origini ad oggi, e analizzata l’idea di scuola relativa al progetto architettonico come ricerca, il suo disegno tra riforma e autonomia compositiva, nonché realizzate delle traduzioni grafiche attraverso diagrammi e confronti analogici.

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