Titolo della tesi: Enhanced Recovery After Pancreticoduodenectomy
Introduzione:
L’evidenza scientifica a supporto dei vantaggi dell’Enhanced Recovery (ERAS) dopo Duodenocefalopancreasectomia (DCP) è limitata. Le linee guida pubblicate nel 2012 non sono state validate su ampio campione in una popolazione occidentale. L’intento del presente studio è di documentarne l’applicabilità ed efficacia in un centro di chirurgia pancreatica in UK.
Materiali e Metodi:
Dal primo Ottobre 2016 al Novembre 2019 sono stati valutati 268 pazienti per i quali è stata posta indicazione a DCP. 187 pazienti sono stati osservati in maniera prospettica durante i 90 giorni seguenti l’intervento e gestiti mediante un protocollo ERAS basato sulle linee guida del 2012. I risultati di questi pazienti sono stati confrontati con un gruppo di controllo (81 pazienti) gestito in maniera convenzionale, prima dell’introduzione del progetto ERAS, in termini di: complicanze postoperatorie, severità delle complicanze stesse, mortalità, durata e costo della degenza.
Risultati:
Un’adesione media a ciascun punto del protocollo ERAS superiore al 95% è stata osservata in 160 pazienti sottoposti a DCP. Nel gruppo ERAS si è osservata una minore incidenza di fistole pancreatiche clinicamente significative (10% vs 21,3%, P-value 0,018), del rallentato svuotamento gastrico (11,2% vs 26,6%, P-value 0,002), e di infezioni respiratorie (15,6% vs dal 36%, P-value 0,0004). Complessivamente il gruppo ERAS è stato caratterizzato da un minore tasso di complicanze postoperatorie (40,6% vs 56%, P-value 0,027), una ridotta durata di degenza (9 giorni Vs 14 giorni, P-value < 0,05) ed un dimezzamento della spesa sanitaria per ricovero (£7.452 vs £13.597). Non si è osservata invece alcuna differenza statisticamente significativa in termini di mortalità, numero di riammissioni e di drenaggi addominali posizionati dopo intervento chirurgico (P-value >0,05).
Conclusioni:
I protocolli ERAS hanno mostrato un significativo beneficio in pazienti sottoposti a DCP senza essere associati ad un aumento delle riammissioni e dei drenaggi percutanei postoperatori.