Titolo della tesi: La poesia di Giorgio Bassani. Un esempio di classicismo novecentesco
La tesi "La poesia di Giorgio Bassani: un esempio di classicismo novecentesco" intende ricostruire la parabola poetica dell’autore ferrarese con un’attenzione particolare all’attitudine classicista che la caratterizza, per rivelare con riscontri critici e documentari in che modo alle spalle dell’imponente Romanzo di Ferrara vi sia il poeta Bassani. I versi bassopiani testimoniano uno stretto rapporto con i classici della letteratura italiana ed europea e rappresentano una significativa risposta alla crisi novecentesca del linguaggio, che dopo la Seconda guerra mondiale investe la poesia e la letteratura.
La tesi verifica l'ipotesi che la poesia abbia gradualmente liberato la letteratura di Bassani dagli eccessi e dalle passioni sentimentali che la caratterizzavano all'inizio (anni '30), garantendo un maggiore equilibrio e armonia nelle opere degli anni successivi. Il lavoro si sviluppa intorno alle diverse fasi della parabola bassaniana. La prima parte (capitolo I) ricostruisce l'apprendistato letterario dell'autore e analizza la descrizione che Bassani offre nel suo capolavoro, Il giardino dei Finzi-Contini. In queste pagine viene esaminata la strategia di autorappresentazione che presiede al romanzo: la voce del protagonista, il giovane poeta Bassani, affascinato da Mallarmé, Baudelaire e Apollinaire, si alterna alla voce adulta dell'autore, che condanna le influenze subite in passato. A livello formale questa coesistenza è resa da una forte intertestualità, di natura dialettica, tra gli autori della gioventù, di stampo decadente, e quelli dell'età adulta, di stampo classico. Nei due capitoli seguenti (II e III) l'indagine si sposta sulla svolta del classicismo bassaniano, realizzata attraverso la scoperta del pensiero di Benedetto Croce. Questa parte è dedicata a illustrare il rapporto con le tendenze della letteratura (romanticismo, razionalismo) e con gli autori del passato (Foscolo, Racine), ma anche con i contemporanei (Valéry), con l'intenzione di descrivere l'idea di tradizione letteraria sviluppata da Bassani, le sue implicazioni storiche e politiche.
Gli ultimi due capitoli (IV e V) si occupano di analizzare se e come Bassani nel dopoguerra riuscì a realizzare progetti editoriali (Un'altra libertà e Cinque storie ferraresi), che ebbero il compito di tradurre in pratica le sue idee di poetica.