Titolo della tesi: Partenariato Pubblico-Privato. Contesto normativo e profili civilistici
Con la pubblicazione del nuovo Codice dei contratti pubblici (d.lgs. n. 36/2023), il Partenariato Pubblico-Privato, rivitalizzato di una maggiore organicità e sistematicità, è ancora una volta chiamato a un importante banco di prova: riuscire finalmente nella sua definitiva affermazione.
Seppur ormai da lungo tempo studiato e indagato sia dalla dottrina che dalla prassi negoziale, il modello partenariale ha inevitabilmente risentito di un approccio culturale non del tutto incline verso una stabile cooperazione tra pubblico e privato. Tale diffidenza ha certamente rallentato la sua definitiva consacrazione quale strumento elettivo di collaborazione tra la sfera pubblica e quella privata.
Finalmente, però, i tempi sembrano oramai maturi per il superamento di ogni ritrosia e per una nuova e quantomai necessaria concezione del Partenariato Pubblico-Privato, il quale, su sollecitazione europea, diviene strumento imprescindibile ai fini del perseguimento dell’obiettivo di rilancio dell’economia, anche e soprattutto per via dell’effetto leva che tale modello negoziale è in grado di generare rispetto al mercato, nonché per il minor impatto che le operazioni partenariali possono determinare con riguardo ai bilanci pubblici, rientrando certamente fra gli efficienti modelli di allocazione e gestione delle risorse, alla cui applicazione, da ultimo, anche il PNRR richiama tutte le Amministrazioni.