Titolo della tesi: La dialettica indo-islamica nell'architettura e nel repertorio iconografico della Vijayanagara del XVI secolo
ABSTRACT
Questa tesi espone i risultati di una ricerca volta ad approfondire il fenomeno dell’integrazione, nella cultura di corte del regno di Vijayanagara (1336-1697), di elementi e stilemi iconografici e architettonici e costumi cerimoniali in uso presso altre realtà politiche e culturali. Particolare attenzione è stata dedicata al XVI secolo, epoca in cui i segni tangibili dei contatti con l’esterno appaiono più numerosi.
Il primo capitolo è dedicato ad un inquadramento del contesto storico, con particolare riguardo alle relazioni intercorse tra il regno di Vijayanagara ed i Sultanati del Deccan, alla descrizione delle caratteristiche dell’impianto urbano della capitale, Vijayanagara, e alla storia degli studi.
Il secondo capitolo prende in esame le rappresentazioni dei re (rāya) di Vijayanagara sia conservatesi materialmente sia descritte in fonti coeve. Dopo aver stabilito gli elementi di continuità con le epoche precedenti, vengono analizzate le innovazioni, rappresentate dall’introduzione di insegne del potere e cerimoniali di corte in uso presso altre realtà politiche contemporanee. Viene evidenziato come tali innovazioni compaiano in contesti secolari piuttosto che religiosi e comprendano un ambito culturale non circoscrivibile ai soli Sultanati del Deccan.
Il terzo capitolo tratta delle raffigurazioni degli stranieri nelle architetture monumentali commissionate dai sovrani o da notabili della sua corte, includendo anche le testimonianze più tarde, poco considerate dalla storiografia precedente. Queste ultime, oltre ad attestare la presenza sempre più consistente di stranieri nel regno e la loro frequentazione della corte, confermano l’ampiezza dei riferimenti culturali adottati dai rāya per affermare il loro potere.
Il quarto capitolo analizza le caratteristiche degli edifici che costituivano il “centro regale” di Vijayanagara, cercando di individuare quelli destinati all’utilizzo da parte del sovrano e della sua corte. Anche in questo caso emerge che gli elementi estranei, in questo caso ispirati dall’architettura bahmanide, si concentrano in strutture legate all’ambito secolare.
Nelle conclusioni, infine, si delinea una sintesi complessiva dei risultati della ricerca.