FEDERICA CONTE

Dottoressa di ricerca

ciclo: XXXVI


relatore: Nencini

Titolo della tesi: Clorindo Testa. El juego de las manzanas.

Clorindo Testa si fa promotore attraverso l’arte e l’architettura - perchè è nel compito distinto che le due arti svolgono che si cela la ragione della loro unità - di un nuovo modello di svilup- po che richiede scienza e immaginazione, onestà e sensibilità critica in opposizione alla realtà storica nella quale vive. Le opere scelte diventano icone di un presente che parla Argentino solo se lette in questa prospettiva. Clorindo fa costantemente i conti con i limiti del suo tempo e, concorde alla posizione dell’architetto Lala Méndez Mosquera, voglio poter vedere in questo autore l’attitudine creativa e priva di giudizi di saper interpretare la moltitudine degli interlocutori che dagli anni Cinquanta al primo decennio degli anni Duemila hanno collaborato e scosso il suo pensiero creativo in una traduzione nel reale di opere di Architettura. Opere di Architettura senza il timore di cavalcare l’onda dell’internazionalizzazione perchè l’obiettivo, in una posizione se vogliamo "individualistica", vuole essere dar voce ad una comunità alla ricerca di un identità non solo culturale ma oltretutto, spaziale.

Produzione scientifica

Connessione ad iris non disponibile

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma