Dottorato in BIOTECNOLOGIE INNOVATIVE NELLE PATOLOGIE DEGLI ORGANI
DI SENSO

Titolo della tesi: Sicurezza ed efficacia di applicazioni topiche di collirio ottenuto con sistema Hy-tissue PRP nel trattamento dell’occhio secco secondario a graft versus host disease (GvHD)

Abstract Tesi Scopo dello studio: La GvHD oculare è una malattia cronica e debilitante senza terapia eziologica. Questo studio mira a valutare l’efficacia e la sicurezza del collirio ottenuto con sistema Hy-tissue PRP nel trattamento dell’occhio secco in pazienti con cheratocongiuntivite secca (KCS) secondaria a GvHD. Disegno: Studio pilota monocentrico, prospettico, interventistico e non controllato. Partecipanti: Pazienti con KCS secondaria a GvHD, resistente alle terapie convenzionali. Metodi: Quindici pazienti (8 femmine e 7 maschi, età media 59,3 ± 12,1 anni) con KCS secondaria a GvHD sono stati inclusi. All’arruolamento (V0), sono stati effettuati anamnesi, prelievo di sangue e valutazioni cliniche che includono: questionario SANDE, esame oftalmologico completo, test di Schirmer I e test del tempo di rottura del film lacrimale (BUT). Dopo un wash-out di 7 giorni, i pazienti sono stati rivalutati a V1, V2 (20 giorni di trattamento), V3 (3 mesi), V4 (6 mesi) e V5 (12 mesi). Gli eventi avversi sono stati registrati in ogni visita. Il collirio è stato preparato utilizzando il kit Hy-tissue PRP 20. Risultati: Il questionario SANDE ha mostrato una riduzione dei sintomi a lungo termine (p < 0.001) e stabilità tra V2 e V3 (p = 0.434) e V2 e V4 (p = 0.121). I punteggi di severità al SANDE hanno confermato miglioramenti significativi rispetto al basale, con stabilità intermedia e differenze significative tra V4 e V5 (p = 0.009). La sensibilità corneale ha mostrato un miglioramento significativo (p = 0.003) ad un anno, con stabilità nelle fasi intermedie. Il test di Schirmer ha indicato un incremento costante della produzione lacrimale, con confronti significativi (p < 0.001) tra basale e diversi momenti temporali. I punteggi NEI per la cornea e la congiuntiva hanno mostrato miglioramenti significativi rispetto al basale (p < 0.001), mentre i confronti tra i periodi successivi non hanno evidenziato differenze significative, suggerendo stabilità post-trattamento. Il BUT ha registrato miglioramenti significativi rispetto al basale (p < 0.001) e stabilità tra V2 e V3 (p = 1.000). Anche il punteggio MGD ha mostrato miglioramenti significativi nel tempo (p < 0.001), con stabilità intermedia e una differenza significativa tra V2 e V5 (p < 0.001). I confronti tra occhio trattato e non trattato hanno dimostrato miglioramenti significativi dopo i primi mesi (BUT p = 0.031; MGD p = 0.026). Dopo un anno, si sono ulteriormente registrati miglioramenti nei punteggi NEI per la cornea (p = 0.040) e per la congiuntiva (p = 0.034), così come nel BUT (p = 0.007), confermando l'efficacia del trattamento. Durante il follow-up, non si sono verificati eventi avversi. Conclusioni: Il collirio a base di PRP, sviluppato utilizzando il sistema Hy-tissue PRP, si configura come un'opzione terapeutica promettente per la GvHD oculare, mostrando effetti duraturi e clinicamente significativi. Questo trattamento ha dimostrato un profilo di sicurezza ed efficacia nella gestione della superficie oculare in pazienti affetti da KCS associata a GvHD. Tuttavia, è essenziale intraprendere studi clinici controllati e randomizzati su larga scala per convalidare ulteriormente questi risultati preliminari