Thesis title: Migrazioni, immaginari umanitari, e pratiche di solidarietà: le ONG di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale
A partire dal 2014, l’intervento di Organizzazioni Non Governative (ONG) nelle attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale ha messo in discussione le politiche migratorie europee – ancorate a processi di securitizzazione ed esternalizzazione delle frontiere, riportando l’agency dei migranti e i diritti umani al centro del dibattito sulle migrazioni e promuovendo, al contempo, riflessioni sul ruolo della solidarietà in processi più ampi di mutamento sociale. Quali sono i processi sociali e politici alla base dell’intervento della società civile nel Mediterraneo centrale? Qual è il ruolo delle ONG che fanno ricerca e soccorso nelle questioni legate alla migrazione nel complesso contesto geopolitico del Mediterraneo centrale?
Esplorando le narrazioni, gli immaginari e le pratiche che caratterizzano e definiscono le operazioni di salvataggio in mare delle ONG, attraverso interviste in profondità condotte con soccorritori e rappresentanti delle ONG, con questa ricerca ci si è proposti di indagare i processi sociali e politici alla base dell'intervento della società civile nel Mediterraneo centrale, esaminando in particolare i significati che gli attori coinvolti attribuiscono alla propria azione in mare anche e soprattutto in relazione ai concetti teorici di umanitarismo e solidarietà. Oltre alla dimensione operativa e umanitaria, che definisce fortemente l’identità delle ONG SAR, assumendo talvolta caratteri controversi, emerge anche una forte dimensione politica, sebbene concepita in modo diverso dalle diverse ONG. Il concetto umanitario di “salvare vite in mare”, infatti, si trasforma spesso anche in pratiche di solidarietà politica a sostegno della resistenza dei migranti contro i confini europei. L’incontro tra soccorritori e migranti in mare, anche se chiaramente e inevitabilmente per ragioni diverse in uno stato di vulnerabilità condivisa, rafforza la necessità di co-costruire processi di solidarietà in cui le asimmetrie di potere e le gerarchie di status sembrano, almeno in quel contesto, attenuarsi. L’azione umanitaria portata avanti dalle ONG diventa in questo senso anche politica e assume un’importante valenza sociologica in quanto contribuisce a una riconcettualizzazione del fenomeno migratorio in termini di riconoscimento e reciprocità piuttosto che di esclusione, sicurezza e controllo.