Titolo della tesi: L’evoluzione del diritto alla privacy e le nuove tecnologie: profili comparati
ABSTRACT
Il presente lavoro intende affrontare in chiave storico-compartiva le principali questioni legate al rapporto tra l’evoluzione del diritto alla privacy e il governo delle nuove tecnologie, con specifico riferimento all’intelligenza artificiale, al fine di mettere in luce come tale diritto costituisca il paradigma fondamentale per assicurare uno sviluppo tecnologico equo e compatibile con la tutela della persona umana, anche rispetto all’affermazione dei nuovi poteri privati.
Nella prima parte, saranno esaminati i passaggi chiave dell’emersione e gli sviluppi più recenti del diritto alla privacy nell’ordinamento statunitense in modo da evidenziare, nel primo capitolo, il conflitto tra la matrice dignitaria originariamente proposta dal giudice Brandeis e la definitiva affermazione del modello proprietario, a valle di un articolato dibattito tra la giurisprudenza e la dottrina, che ha segnato la distanza con il modello europeo e ha comportato una tendenziale marginalizzazione della privacy nel diritto costituzionale. Nel secondo capitolo, si verificherà in che misura le esigenze di tutela derivanti dal progresso tecnologico abbiano determinato una trasformazione della matrice proprietaria con l’intenzione di stabilire se possa riscontrarsi un avvicinamento, seppur parziale, alla prospettiva dignitaria di stampo europeo. Saranno dunque esaminate, in primo luogo, la giurisprudenza costituzionale relativa al IV emendamento in cui emerge con forza la questione della crescente inadeguatezza della ‘propertied-privacy’ rispetto alla rivoluzione digitale e alla centralità dei dati personali, esaminando in particolare le questioni relative alla third party doctrine. In secondo luogo, saranno esaminate la svolta della giurisprudenza della Corte Suprema in Carpenter e le relative reazioni nonché le prospettive per il futuro, nei formanti legislativo, giurisprudenziale e dottrinale.
Nella seconda parte, si analizzerà il rapporto tra il potere privato delle grandi piattaforme digitali, l’intelligenza artificiale e il costituzionalismo, nella prospettiva del diritto alla privacy. In particolare, nel terzo capitolo, si esaminerà il fenomeno della data revolution e dei big data al fine di evidenziarne l’impatto sull’emersione del potere delle grandi piattaforme digitali e i rischi connessi con l’autodeterminazione individuale. In tale contesto saranno esaminate le principali ricostruzioni delle dinamiche appropriative dei dati degli utenti da parte delle piattaforme, al fine di esaminare le caratteristiche del potere digitale e valutare la sua riconducibilità o meno al paradigma del potere privato tradizionale. Nel quarto capitolo, si esaminerà la nozione dell’intelligenza artificiale e il suo rapporto con il potere dei grandi giganti del web. In tale prospettiva sarà esaminata l’evoluzione storica di tale tecnologica al fine di indagare il rapporto con l’accumulo di dati e con le dinamiche del potere digitale. Si intende inoltre esaminare le implicazioni delle tecniche predittive e manipolative fondate sull’intelligenza artificiale rispetto alla tutela dei dati personali e all’autodeterminazione individuale.
Nel quinto capitolo, si intende mettere in luce l’incidenza del potere digitale sullo Stato costituzionale e il ruolo della privacy come elemento per la sua limitazione. In tale contesto, alla luce delle conclusioni raggiunte nei capitoli precedenti, si esaminerà la reazione dell’ordinamento statunitense e dell’ordinamento europeo al fenomeno del potere delle piattaforme e dell’intelligenza artificiale al fine di valutare il rilievo che la valorizzazione della dimensione dignitaria della privacy potrebbe avere per rafforzare la domanda di tutela conseguente alla crescente influenza del potere digitale.