Titolo della tesi: "Observationes" in versi. La poesia scientifica in Arcadia.
La poesia scientifica del Seicento e del primo Settecento non è ancora stata oggetto di indagini sistematiche, sebbene siano usciti negli ultimi anni alcuni contributi specifici che lasciano intravedere la ricchezza e l’interesse che essa ha avuto nella storia letteraria e culturale italiana. La poesia scientifica può essere considerata un canale privilegiato attraverso il quale la letteratura italiana recepisce e veicola i risultati della più aggiornata cultura europea, poiché la scienza in quest’epoca è indissolubilmente legata alla filosofia. Al tempo stesso continua a riconoscere i propri modelli nel mondo classico e nella poesia didascalica del Rinascimento.
Il presente studio muove da un generale inquadramento dei profili degli scienziati che si muovevano tra i principali sodalizi romani e italiani nell’Italia del Sei e Settecento e indaga sui modi in cui accademie tradizionalmente legate ad una fama di accademie letterarie, come ad esempio l'Arcadia, avessero preso parte al dibattito scientifico coevo. Nel primo capitolo, dal titolo Pneumatica, sono contenuti un folto gruppo di testi poetici riguardanti gli esperimenti sull'aria; nel secondo, Gnomonica, alcuni brani relativi alla descrizione di orologi, meridiane o fasti; nel terzo, Ottica, è riportata una scelta di descrizioni poetiche di strumenti o fenomeni ottici.