Titolo della tesi: L’istituzione della democrazia. Ontologia, politica e critica nel dibattito tra Abensour, Castoriadis, Gauchet e Lefort (1971 – 1995)
La tesi è dedicata alla definizione del problema della democrazia nel pensiero di Miguel Abensour, Cornelius Castoriadis, Marcel Gauchet e Claude Lefort. L’ipotesi di ricerca è che, nel milieu del movimento politico e di pensiero antitotalitario francese, intorno alle due riviste “Textures” e “Libre” (con cui collaborano tutti questi autori) e in seguito fuori da esse, prenda forma un polo di dibattito tenuto insieme dall’intenzione di proporre una riflessione intorno alla democrazia diversa tanto da quella prodotta dal marxismo quanto dal liberalismo, che ruota intorno alla categoria ontologica di “istituzione”. Il ripensamento al contempo storico e teorico della democrazia che questo gruppo di autori propone è volto a ripensare la questione dell’emancipazione alla luce del dibattito sul totalitarismo e della critica del marxismo: si tratta di un tentativo di porre le basi di un nuovo pensiero critico e di una rilettura della modernità. Per raggiungere questo obiettivo, il pensiero degli autori si muove su più piani, articolando una riflessione ontologico-politica con un’interpretazione della modernità, la critica della burocrazia con la riflessione sulla sovranità del popolo. La ricerca segue questa stratificazione, indagandola secondo tre assi: ontologia, istituzione/i e politica, critica. Il primo capitolo è volto a definire il campo di ricerca, nonché ad identificare le radici della problematica nella ricezione da parte della fenomenologia esistenzialista del marxismo e nelle critiche “da sinistra” allo stalinismo. Il secondo capitolo affronta le ontologie sociali-politiche che emergono dalle riflessioni di Castoriadis e Lefort. Il terzo entra nel vivo della definizione della democrazia, mostrando come le questioni affrontate fin permettono di riformulare i problemi politici della tradizione democratica. Il quarto indaga il portato critico di questo dibattito, che presenta più fronti: un’idea della democrazia come istituzione intrinsecamente critica, il binomio democrazia – totalitarismo come l’antinomia propria della modernità, il tentativo di ripensare una critica del capitalismo nella stagione in cui tale critica entra in crisi. Sebbene le riflessioni di Abensour e Gauchet continuino proficuamente anche negli anni successivi, il fuoco della ricerca è sull’arco temporale 1971 – 1995: dalla pubblicazione del primo numero di “Textures” fino all’inizio dei grandi scioperi contro il “plan Juppé”, che apre una stagione politica nuova per la sinistra francese, che si muove oltre i problemi dell’antitotalitarismo.