DAVIDE SCHIRRU

Dottore di ricerca

ciclo: XXXIII



Titolo della tesi: La Marmilla in età nuragica. Genesi ed evoluzione del paesaggio: un approccio quantitativo.

Il presente lavoro ha come oggetto l’analisi a livello territoriale dell’insediamento dell’età del Bronzo nella subregione storica della Marmilla (Sardegna centromeridionale). L’età del Bronzo si caratterizza in Sardegna per la genesi e lo sviluppo della cosiddetta Civiltà Nuragica, alla quale sono attribuite una serie di manifestazioni insediative e architettoniche, e i nuraghi in particolare: il buono stato di preservazione e la consistenza numerica di tali monumenti ne ha favorito, già nel corso del ‘900, lo studio mediante l’analisi della distribuzione spaziale; a loro volta, tali lavori hanno contribuito significativamente all’elaborazione delle attuali e più diffuse teorie sull’assetto sociale ed economico della società nuragica. Questo studio presenta in primo luogo una critica a i più diffusi approcci al dato spaziale così come riscontrabili nello studio della Sardegna nuragica, evidenziandone i limiti teorici e metodologici. Allo stesso tempo, si propone un approccio per modelli allo studio del paesaggio, che possa da una parte consentire una rivalutazione critica delle correnti tendenze interpretative e dall’altra l’impostazione di una serie di analisi di tipo statistico-quantitativo. Tra queste, vengono adottate tecniche di analisi in ambiente GIS quali quelle della visibilità (viewshed analysis) e del movimento (Least-cost analysis), unitamente ad analisi di point pattern derivate dai più recenti sviluppi in ambiente anglosassone, e volte in particolare all’elaborazione di modelli formali relativi alla distribuzione dei siti. Il quadro complessivamente messo in evidenza dalle analisi qui presentate mette in primo luogo in evidenza i limiti insiti in un approccio scarsamente formalizzato al dato spaziale rappresentato dai paesaggi nuragici, evidenziando come questo porti a sottovalutarne la complessità. Le analisi hanno evidenziato in primo luogo il ruolo preminente attribuibile alla visibilità e alla preminenza topografica nelle scelte ubicative relative ai nuraghi; allo stesso tempo, viene quanto meno ridimensionato il ruolo di squesti ultimi in relazione al controllo di specifiche aree del territorio, quali in particolar modo le vie di accesso agli altopiani basaltici (Giare) della Marmilla. Infine, le analisi di point pattern non evidenziano una strutturazione del paesaggio in cantoni o sistemi territoriali, quanto piuttosto un insediamento incentrato su singoli nuraghi o piccoli gruppo di nuraghi, che sembrano costituire unità in qualche modo autonome e non coerentemente integrate in più ampi sistemi policentrici.

Produzione scientifica

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