Damiano Di Mele, architetto, è dottorando di ricerca in Architettura. Teorie e Progetto presso l’Università Sapienza di Roma in co-tutela con la Universidad Politécnica de Madrid (UPM) nel programma di dottorato in Proyectos Arquitectónicos Avanzados. Laureato cum laude all’Università Iuav di Venezia con la tesi dal titolo "Architettura come Preghiera. Un dono alla città di Istanbul". Durante il percorso accademico studia presso la Universidad San Jorge de Zaragoza e la Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Sevilla (ETSAS). È collaboratore alla didattica per il corso di “Teorie dell’architettura” presso l’Università Iuav di Venezia e membro collaboratore dell’unità di ricerca Tedea – “Teorie dell’architettura. Immaginari del reale e latenze figurate” – dello stesso Ateneo. Oltre alle collaborazioni con professionisti, partecipa a workshop extracurricolari tra Roma, Madrid e Berlino oltre a convegni e seminari nazionali e internazionali. Attualmente, nella sua ricerca di dottorato, conduce un’analisi sui temi legati alla storia e alla critica dell’architettura contemporanea spagnola nel rapporto tra città e monumento. Dal 2022 è PhD visiting presso il dipartimento di Proyectos Arquitectónicos della Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid (ETSAM). Partecipa ad attività di ricerca nel gruppo GIPC (Grupo de Investigación en Paisaje Cultural) dello stesso Ateneo. Tra le ultime pubblicazioni, redige la voce Destino, per «Vesper. Rivista di architettura, arti e teoria | Journal of Architecture, Arts & Theory», No. 6, Magic (Quodlibet, 2022).