Titolo della tesi: Glutamate Receptor Plasticity in the Nucleus Accumbens Core After Social Choice-Induced Voluntary Abstinence: Implications for Synaptic Adaptations in Addiction
La ricerca preclinica sul disturbo da uso di sostanze ha a lungo trascurato il ruolo cruciale delle interazioni sociali positive nei modelli di dipendenza, nonostante la loro rilevanza fondamentale nel mantenimento dell’astinenza prolungata negli esseri umani. Recentemente, è stato dimostrato che l'astinenza volontaria basata sulla scelta sociale (Social Choice-Based Voluntary Abstinence, SVA) previene l'incubazione del craving per la metanfetamina nei ratti. Tuttavia, i meccanismi neurobiologici alla base di questo effetto protettivo rimangono in gran parte inesplorati.
Nel presente studio, abbiamo esplorato la trasmissione sinaptica nel Nucleus Accumbens (NAc) core di ratti per comprendere come la SVA moduli l'attività glutamatergica rispetto all’astinenza forzata (Forced Abstinence, FA).
I nostri risultati dimostrano, per la prima volta, che la SVA ripristina l'attività glutamatergica basale, normalizza la forza sinaptica e previene l’aumento dell’eccitabilità sinaptica osservata nella FA. Un noto meccanismo alla base del craving indotto da segnali ambientali associati alla droga è l’accumulo di recettori AMPA permeabili al calcio (CP-AMPAR) nel NAc durante l'astinenza. Tuttavia, sebbene la SVA impedisca l'incubazione del craving per la metanfetamina, i nostri dati indicano che questo effetto non dipenda dall’accumulo di CP-AMPAR, suggerendo il coinvolgimento di meccanismi sinaptici alternativi nei neuroni spinosi medi (MSN).
Le nostre evidenze corroborano il valore terapeutico delle interazioni sociali positive come strategia non farmacologica per mitigare la vulnerabilità agli eventi di ricaduta nel disturbo da uso di metanfetamine.