Titolo della tesi: L’impatto del Maltrattamento Infantile sui parametri psico-biologici: il ruolo dei telomeri e di ARMC1
Background:
Il maltrattamento infantile (Childhood Maltreatment - CM) può esercitare un impatto deleterio sul sano sviluppo individuale del minore, incrementando significativamente il rischio di insorgenza di disturbi psicopatologici in età adulta. Nonostante ciò, gli intricati meccanismi sottostanti la relazione tra l’essere vittima di CM e il successivo outcome a livello psicologico non sono ancora stati completamente chiariti. Il CM, inoltre, è in grado di determinare conseguenze avverse a lungo termine, influenzando i processi biologici fondamentali e imprimendo un marchio al livello genetico ed epigenetico. Recenti studi hanno evidenziato che il CM può esercitare un effetto sulla lunghezza dei telomeri (Telomere Length - TL). I telomeri sono l’orologio biologico dell’individuo ed è noto che essi esibiscono un accorciamento accelerato quando l’individuo è sottoposto ad alti livelli di stress – percepito e cronico, psicologico e fisico. Inoltre, tra le diverse forme di CM, è stata individuata una significativa associazione tra le esperienze di Neglect e le alterazioni a livello dell’espressione e della trascrizione genica, con importanti implicazioni a lungo-termine sulla salute e sul benessere degli individui.
Obiettivi:
Quindi, l’obiettivo del presente lavoro di dottorato coincide con l’analisi delle alterazioni psico-biologiche in individui che hanno esperito varie forme di CM, allo scopo di valutare la presenza di rischio psicopatologico in tale popolazione.
La tesi è stata articolata in tre studi:
Studio 1, con l’obiettivo di valutare se i diversi tipi di CM abbiano un impatto sulla TL, e se essa sia associata ad alterazioni psicopatologiche in una popolazione non clinica;
Studio 2, con l’obiettivo di analizzare se l’aver esperito forme di trascuratezza infantile induca delle modificazioni a livello biologico/genetico e di come esse possano fungere da predittori per l’insorgenza di alterazioni psicopatologiche in una popolazione non clinica;
Studio 3, con l’obiettivo di comprendere se le alterazioni nell’espressione genica (individuate nelle Studio 2) siano presenti anche in una popolazione di pazienti clinici.
Materiali e metodi:
Per lo Studio 1, è stato reclutato un campione di giovani adulti non clinici. Tutti i partecipanti hanno compilato il Childhood Trauma Questionnaire - short form (CTQ-SF) per valutare la presenza di CM, il Parental Bonding Instrument (PBI) per stabilire i livelli di cure parentali e il Symptom Check-List-90-revised (SCL-90-R) per valutare il distress psicologico. Inoltre, per ogni partecipante è stato raccolto un campione di saliva per analizzare la TL relativa mediante qPCR;
Per lo Studio 2, è stato coinvolto un gruppo di studenti universitari volontari, i quali oltre ad essere valutati sulla base della presenza di esperienze di Neglect infantile (CTQ-SF), hanno compilato l’SCL-90-R, il Kessler Psychological Distress Scale – 10 item (K-10), il Beck Depression Inventory – II (BDI-II), la Perceived Stress Scale (PSS), la Difficulties in Emotion Regulation Scale (DERS), la State-Trait Anxiety Inventory- Form Y (STAI-Y) e l’Inventory of Interpersonal Problems – 32 items (IIP-32). Successivamente, sono state raccolte cellule mononucleari del sangue periferico (PBMC) al fine di estrarre l'RNA e condurre le analisi dell'espressione genica;
Per lo Studio 3, è stato reclutato un campione di pazienti con una diagnosi di Disturbo depressivo maggiore (DDM) e un gruppo di controllo. Per entrambi i gruppi, la gravità dei sintomi depressivi è stata valutata utilizzando il BDI-II e la Hamilton Depression Rating Scale (HAM-D). Successivamente, sono state raccolte le PBMC per estrarre l'RNA e condurre le analisi dell'espressione genica.
Risultati:
Per quanto concerne lo Studio 1, dai risultati è stato evidenziato che il gruppo con CM mostra una TL relativa significativamente inferiore rispetto a coloro che non riportavano esperienze di CM. In particolare, dalle analisi delle scale del CTQ-SF, si è notata una correlazione negativa significativa della TL con i valori totali del CTQ-SF e con le forme emotive del CM: l’Abuso Emotivo (AE) e il Neglect Emotivo (NE). Inoltre, è emersa anche una relazione lineare significativa tra la TL relativa e i livelli di cure parentali: nello specifico, coloro che avevano esperito bassi livelli di cure genitoriali mostrano una TL relativa significativamente più corta rispetto a chi aveva ricevuto alti livelli di cure parentali. In ultimo, dai risultati di analisi di regressione multipla è emerso che l'esposizione ad esperienze avverse durante l'infanzia ha previsto l'insorgenza di sintomi psicologici; tuttavia, questa relazione non è mediata dalla TL relativa.
In merito allo Studio 2, dai dati è emerso che l’aver esperito trascuratezza infantile induce alterazioni a livello psicologico. Nello specifico, rispetto ai controlli, negli individui con Neglect si evidenziano punteggi significativamente più alti al BDI-II totale, alla scala cognitiva del BDI-II, alla scala “Depressione” della K-10 e alla scala “Vendicativo/Centrato su di sé” dell’IIP-32. Inoltre, mediante l'analisi trascrittomica, combinata con l'analisi multivariata di nomogrammi, sono stati individuati 5 geni - AGPS, AOAH, APLP2, ARMC1 e CD300LF – la cui variazione a livello dell’espressione, permette di identificare un individuo vittima di Neglect infantile, con una probabilità del 95%. Tra questi geni, l'espressione di ARMC1 ha mostrato una correlazione significativa con i punteggi depressivi.
In ultima analisi, i risultati dello Studio 3 hanno evidenziato una sovra-regolazione nell’espressione di ARMC1 nei pazienti con DDM. Nello specifico, livelli significativamente più elevati di ARMC1 sono stati osservati nei pazienti con DDM rispetto ai soggetti di controllo. Inoltre, l'espressione di ARMC1 differisce significativamente tra i pazienti con DDM in fase attiva e i controlli; tuttavia, si mostra simile tra i pazienti con DDM in remissione e i controlli. Infine, l'espressione di ARMC1 correla positivamente con i sintomi depressivi, misurati attraverso la somministrazione del BDI-II.
Conclusioni:
Questi risultati suggeriscono che il CM ha un impatto significativo sull’individuo a livello psicologico e biologico. Infatti, è emerso che l'esposizione al CM induce l’accorciamento telomerico e che il Neglect infantile determina cambiamenti nell'espressione genica e influenza gli outcome psicopatologici. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi che chiariscano i meccanismi alla base di questa complessa relazione. I risultati di questo progetto di dottorato forniscono informazioni su due possibili bio-marcatori di CM e di alterazioni psicopatologiche – i telomeri e ARMC1 - che potrebbero rivelarsi utili nel perfezionamento del processo diagnostico attraverso l’uso di strumenti di screening e valutazione più oggettivi, e nella formulazione di protocolli di trattamento “ad personam”.