CATERINA PETROCCHI

Dottoranda

ciclo: XL
email: caterina.petrocchi@uniroma1.it




supervisore: Roberta Iannone
co-supervisore: Giulio Moini

Ricerca: Sostenibilità. La dimensione culturale del tempo

Il progetto intende indagare il rapporto tra tempo e sostenibilità. Ci si chiede, quale domanda di ricerca, quale sia l’organizzazione culturale del tempo coerente con il paradigma della sostenibilità. Si suppone, quale ipotesi di ricerca, che l’attuale dimensione culturale del tempo – nelle sue accezioni dominanti - non sia funzionale alle esigenze della sostenibilità. Ciò indebolisce fortemente l’obiettivo di una società più sostenibile e rende scarsamente efficaci gli altri fronti su cui si conduce la battaglia per la sostenibilità, indebolendoli se non inficiandoli in radice, come il fronte normativo, economico e comportamentale.
Una prima fase del progetto prevede quindi la rassegna della letteratura sociologica moderna e contemporanea in merito al rapporto tra la società postmoderna e la sua organizzazione del tempo, per mettere a fuoco i tratti dominanti della cultura temporale e ricostruirne le origini. La successiva analisi della letteratura attualmente esistente sulla tematica della sostenibilità temporale serve invece per mettere a fuoco l’esaltazione del valore della continuità espresso negli obiettivi di sviluppo sostenibile e la richiesta di una decelerazione degli attuali ritmi di produzione e consumo, per evidenziare come i mutamenti socioeconomici auspicati per preservare la conservazione della vita sulla Terra implicano una riforma valoriale capace di mettere in discussione la concezione del tempo che ha connotato la standardizzazione della vita collettiva in epoca postmoderna. In una terza fase si intende poi analizzare le trattazioni nazionali ed europee sul tema dello sviluppo sostenibile, in particolare i 17 SDGs dell’Agenda Onu 2030, il Vettore 2 “Cultura per la sostenibilità” della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e il terzo dominio del Rapporto Bes dell’Istat, “Lavoro e conciliazione tempi di vita”, per ricostruire il ruolo riconosciuto alla dimensione temporale e per verificare se sia in atto la creazione di una cultura della sostenibilità capace di gestire in modo inedito l’esperienza sociale del tempo. L’analisi dei documenti e delle fonti normative indicate permette infatti di verificare se, nella narrazione ufficiale proposta a livello internazionale e nazionale di creazione di una cultura per la sostenibilità, sia stato effettuato un collegamento con la variabile temporale, riconoscendola come uno degli elementi cardine da revisionare per poter modificare realmente l’interazione globale con le risorse naturali, economiche e sociali.

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