Ricerca: Il sistema degli attori del controllo e della protezione nel Canale di Sicilia: guardie costiere nazionali, agenzie sovranazionali, organizzazioni non governative.
Il presente progetto si inserisce nello studio del diritto e delle politiche delle migrazioni e analizza, in termini comparativi, i principi, metodi e risultati degli attori del controllo e della protezione sulla rotta migratoria del Canale di Sicilia, selezionando a tal fine come soggetti di studio Guardie Costiere europee (italiana e maltese), nordafricane (tunisina e libica), sovranazionali (Frontex) ed attori analoghi del privato sociale (ONG che offrono servizi di Search And Rescue). Tale studio prende a riferimento temporale la situazione attuale, per delineare una fotografia dettagliata e comparativa del sistema della protezione e del controllo vigente. Il lavoro si baserà sulla la raccolta dei dati, istituzionali e di monitoraggio, la conduzione di interviste agli attori istituzionali e privati coinvolti, l’analisi delle vicende giudiziarie nazionali ed internazionali, e la sistematizzazione comparativa della letteratura italiana, maltese, tunisina e libica sul tema. Le domande di ricerca sono dunque due: prioritariamente si vuole comprendere in termini sistematici e comparativi chi siano gli attori della protezione e del controllo nel Canale di Sicilia ed in base a quali principi, metodi e risultati operino. In secondo luogo si vuole valutare se nel Canale di Sicilia la tradizionale grammatica istituzionale del controllo dei confini e della protezione dei migranti, suddivisa in base al principio di territorialità, che vede come suo comportamento estremo l’abbandono di soggetti in spazi di eccezione dal diritto statuale ed internazionale, sia stata sostituita da nuovi sistemi emergenti, di coordinamento transnazionale pubblico o privato, retti su nuovi principi, metodi e risultati.