Titolo della tesi: La densità dello spazio. Le forme dell'abitare nell'opera di Leonardo Ricci.
Con l’occasione del centenario della nascita di Leonardo Ricci e la conseguente fondazione del Comitato Ricci 100, si è deciso di intraprendere la presente ricerca che ha potuto utilizzare, in un lavoro congiunto, sia il materiale messo a disposizione dalla famiglia dell’architetto, sia quello proveniente da diversi archivi. Il processo di digitalizzazione di tutti i disegni, sia dei progetti costruiti che di quelli rimasti su carta, ne è un punto di partenza fondamentale e costituisce una solida base per la ricerca.
Nel corso dell’esame di questo ricchissimo materiale sono emerse le motivazioni che hanno orientato il lavoro verso una direzione sempre più precisa e determinata. L’evidente propensione di Ricci alla sperimentazione sul tema dell’abitare ha rafforzato la volontà di affrontare i temi specifici di questa dissertazione. Non è un caso che tra i molti edifici da lui progettati quelli a destinazione residenziale siano probabilmente i più importanti ed interessanti. Nell’analisi di queste opere è emerso chiaramente il ruolo determinante dello studio spaziale, non soltanto attraverso l’osservazione dei disegni, e gli schizzi in cui il gesto di sperimentazione era palese, ma anche attraverso l’esame del suo pensiero in alcuni scritti mirati proprio a descrivere la genesi progettuale.
Il titolo della dissertazione, La densità dello spazio, tenta di restituire a parole l’approccio allo studio sensibile di quegli ambienti che Ricci immaginava come spazi continui e costantemente connessi, così come i gesti che un uomo compie attraversando la propria casa. Spazi non semplicemente separati tramite muri, o nascenti dall’alternanza di pieni e vuoti, ma “rivelatori di densità differenti”.
L’intento di questa ricerca è quello di ordinare nel modo più coerente possibile gli scritti, gli articoli e le personali intuizioni dell’architetto per poi ritrovarne il significato espresso nella rilettura di diverse opere da lui progettate. Si è cercato di affrontare i due ambiti di indagine attraverso una lettura in parallelo, alla ricerca di una relazione tra il pensiero e il progetto, tra l’ipotesi e la messa in pratica. Cercheremo di capire se le idee dell’architetto legate all’esistenzialismo, desumibili dai suoi scritti, abbiano trovato un effettivo riscontro nella progettazione e soprattutto se e come egli abbia saputo adattarle, nelle diverse realizzazioni, alle tipologie di abitazione, al cambiare delle necessità economico-sociali o degli standard edilizi e urbanistici nel tempo.
Si è stabilito un criterio di rilettura dei progetti attraverso l’uso del disegno, per evidenziare caratteristiche o categorie rintracciabili durante l’indagine e produrre elaborati grafici che mettano in luce determinati aspetti e questioni. Inoltre, è sembrato interessante costruire i modelli tridimensionali di tre progetti mai realizzati, per una piena comprensione della ricchezza degli spazi di queste opere sfortunatamente rimaste su carta.