Dottorato in SCIENZE DOCUMENTARIE, LINGUISTICHE E LETTERARIE

email: antonella.meniconi@uniroma1.it

edificio: Facoltà di Lettere e filosofia
stanza: 82

Antonella Meniconi è professoressa ordinaria di Storia delle istituzioni politiche presso il Dipartimento di lettere e culture moderne della Sapienza Università di Roma.
Ha conseguido il Dottorato in Storia costituzionale e amministrativa dell'età contemponea presso l'Università di Camerino.
Insegna Storia dell’amministrazione pubblica e Storia delle istituzioni politiche presso i corsi di laurea magistrale in Archivistica e Biblioteconomia e in Scienze storiche, nonché presso la Scuola di specializzazione.
Dal 2013 fa parte del Collegio dei docenti del Dottorato in Scienze documentarie, linguistiche e letterarie.
Ha pubblicato numerosi saggi (più di un centinaio tra volumi, curatele e articoli) in materia di storia del Parlamento, dell’amministrazione pubblica, dell’avvocatura, della magistratura. Si è, inoltre, occupata, del concetto di autonomia in Europa; della transizione dal fascismo alla Repubblica, con attenzione alle classi dirigenti italiane e al tema della giustizia; nonché del rapporto tra le leggi antiebraiche del 1938 e il mondo del diritto e delle istituzioni, curando anche alcuni profili biografici.
Ha partecipato a numerosi convegni e a diversi progetti di ricerca anche a livello internazionale: ad es. presso il Max-Planck-Institut für ausländisches öffentliches Recht und Völkerrecht di Heidelberg e il John D. Calandra Italian American Institute, Queens College of the City of New York University; l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti"- Istoreto.
Dal 2012 è vicedirettrice della rivista «Le Carte e la Storia. Rivista di storia delle istituzioni» (edita da Il Mulino, fascia A per le discipline storiche e giuridiche).
Dal 2021 è stata eletta presidente della Società per gli studi di storia delle istituzioni.

Oltre alle monografie – La «maschia avvocatura». Istituzioni e professione forense in epoca fascista (1922-1943) (2006) e Storia della magistratura italiana (2013), ambedue edite da il Mulino – ha curato (con Marcello Pezzetti), il volume Razza e inGiustizia. Gli avvocati e I magistrati al tempo delle leggi antiebraiche (2018), promosso dal Consiglio superiore della magistratura, dal Consiglio nazionale forense, dall’Unione delle comunità ebraiche e dal Senato della Repubblica.
Ha curato, inoltre, L’epurazione mancata. La magistratura tra fascismo e Repubblica, (con Guido Neppi Modona), Bologna, il Mulino, 2022, che ha ricevuto il Premio Giacomo Matteotti 2023, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Dal 2013 è socia dell’Irpa (Istituto di ricerca sulla pubblica amministrazione).
Collabora con la Scuola superiore della magistratura dal 2014 a oggi, sia come esperta formatrice, sia come docente, sempre di storia della magistratura.
Dal 2016 fa parte del comitato scientifico della Commissione di storia dell'avvocatura del Consiglio nazionale forense, responsabile della collana “Storia dell’avvocatura in Italia” edita da Il Mulino.
Dal 2017 è componente del Consiglio di indirizzo scientifico della Fondazione Gramsci.
Da luglio 2018 fa parte del General Council dell’Italian Chapter dell’International Society of Public Law (ICON-S).
Dal 2019 nominata a far parte del Comitato consultivo sulle attività di versamento agli Archivi di
Stato e all’Archivio centrale dello Stato della documentazione di cui alla Direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 aprile 2014 e del 2 agosto 2021.
Dal 2021 è componente del Consiglio scientifico dell’Archivio centrale dello Stato, collaborando alla realizzazione della mostra presso l’Istituto dal titolo “Lo scrigno della memoria. Percorso espositivo permanente sulla storia d'Italia”.