Ricerca: Debunking ethics: una prospettiva evoluzionista sull’antirealismo moraleScopo del mio progetto di ricerca è rendere conto, all’interno di una prospettiva naturalista e sentimentalista, del tema della normatività, intesa come capacità motivante e progressiva dei nostri giudizi morali. Possiamo distinguere due livelli del problema: un primo livello “esterno” è relativo alla comprensione di come, e sulla base di quali input ambientali, gli esseri umani abbiano sviluppato evolutivamente la capacità cognitiva di formare ed esprimere giudizi morali riconosciuti come validi e condivisibili dagli altri; il secondo livello del problema, quello “interno”, riguarda invece la giustificazione del contenuto delle credenze morali, che non è inferibile in modo diretto dal processo evolutivo e necessita dunque di una spiegazione ulteriore. Questa seconda questione è da considerarsi come uno sviluppo del dibattito recente riguardo i cosiddetti “Evolutionary debunking arguments”, ovvero argomentazioni tese a mettere in discussione in ottica antirealista lo status epistemico delle nostre credenze morali facendo riferimento alla loro origine evolutiva. Ciò che si vuole dimostrare è, da un lato, che l’evoluzione ha influito sul piano “esterno” determinando da un punto di vista materiale la capacità della specie umana di sperimentare il senso morale e numerosi “sentimenti morali”; dall’altro, che il contenuto delle nostre credenze in campo etico, concernente il piano “interno”, non è deducibile dal processo evolutivo ma che deriva da forme di convenzionalismo umano e di costruttivismo morale, il cui sviluppo è ricostruibile da un punto di vista storico e culturale.
parole chiave
Metaetica, evoluzionismo, teorie morali, filosofia della biologia, epistemologia