Titolo della tesi: Il virtuosismo italiano. L'opera degli architetti V. Monaco e A. Luccichenti
Questo lavoro di ricerca propone una riflessione sull’opera degli architetti V. Monaco e A. Luccichenti, necessaria per mettere a fuoco, oltre che la produzione architettonica, i temi fondativi con i quali i due architetti hanno saputo tradurre gli impulsi della modernità. A partire dal confronto con le circostanze storiche e culturali che hanno delineato gli sviluppi dell’architettura italiana durante il dopoguerra, la dissertazione vuole essere l’occasione per costruire un codice linguistico attorno all’opera degli architetti, nell’ottica di definire quelli che sono i campi d’azione e di conseguenza lo spazio di manipolazione. L'indagine conoscitiva si avvale dello strumento del ridisegno critico, attraverso il quale l'opera viene analizzata nei suoi elementi costitutivi, per coglierne la matrice compositiva e l’ordine con il quale si giustappongono, a supporto della tesi che riconosce, nel loro operato, una logica di iterazione e variazione di alcuni elementi costitutivi che in maniera perentoria identificano la produzione architettonica.
A supporto del lavoro di analisi vengono assimilati alcuni concetti di carattere teorico-dimostrativo, attraverso i quali identificare gli aspetti caratterizzanti dell’opera; i temi individuati fanno muovere il lavoro di Monaco e Luccichenti su diversi livelli di studio: dalla tipologia edilizia all’astrazione della forma architettonica, il linguaggio nella sua capacità di deformarsi e alterarsi fino allo studio delle configurazioni urbane, infine il dispositivo e il congegno quali figure in grado di condensare alcuni ragionamenti sul piano compositivo.
La codifica del linguaggio viene misurata infine con la trascrizione di alcune opere di carattere sperimentale: progetti di concorso non realizzati ed allestimenti, che, a partire dal materiale d’archivio, vengono riproposti attraverso un’operazione di ridisegno interpretativo.