Titolo della tesi: Edificio alto e città. "Tipi, Variazioni, Ripetizioni,..." nei progetti urbani di Gianugo Polesello
La ricerca indaga il ruolo urbano dell’edificio alto analizzando le relazione che questa tipologia, per le caratteristiche che gli sono proprie, è in grado di instaurare con la città e il territorio con il quale si confronta e che ad esso la lega.
In un momento storico nel quale il raggiungimento dell’altezza e la definizione del tipo sono affidati principalmente alla tecnica, il fine della ricerca è quello di interrogarsi su quale sia il senso più profondo di questa tipologia e le ragioni che permettono di stabilirne i caratteri di generalità.
L’edificio alto attraverso la sua esatta collocazione urbanistica deve esaltare i caratteri dei luoghi con i quali si confronta stabilendo relazioni non solo con il contesto più prossimo ma con la dimensione della città nella sua interezza.
Esso diviene, di conseguenza, punto di riferimento urbano e trae dalla città le proprie ragioni stabilendo con essa un rapporto necessario e rendendo chiara l’idea urbana sulla quale si costruisce.
La scelta di analizzare alcuni progetti urbani di Gianugo Polesello, nei quali è utilizzato il gruppo di torri, ritengo sia di grande interesse ed attualità visto il valore urbano che il maestro friulano affida al tipo dell’edificio alto nella definizione della città contemporanea e nella costruzione dei suoi luoghi.
Sin dall’idea iniziale, nei progetti con gli edifici alti, è sempre presente la ricerca di un rapporto con la città ed il paesaggio al fine di trarre da essi le ragioni insediative del progetto.
“Tipi, variazioni, ripetizioni,..”, citando il titolo dato da Gianugo Polesello ad uno schema nel quale sono riportati i gruppi di torri, sono i punti attraverso cui leggere i progetti per l’area Garibaldi-Repubblica a Milano, l’Isola dei Granai a Danzica e Piazza Municipio-stazione Marittima a Napoli.