Presentazione di un progetto di ricerca |
I candidati devono presentare un
progetto della ricerca che intendono
svolgere nel triennio del dottorato,
che sarà oggetto di valutazione
da parte della Commissione
giudicatrice ai fini dell’ammissione
alla prova scritta. Il progetto deve
essere della lunghezza minima di
25.000 battute e massima di 35.000
battute (spazi, punteggiatura, note e bibliografia inclusi),
redatto in lingua italiana e comprensivo di
indice e bibliografia (con indicazioni
bibliografiche anche internazionali);
deve indicare la materia di
riferimento nell’ambito dei curricula
del Corso di dottorato (diritto
amministrativo; diritto costituzionale
e diritto pubblico generale; diritto e
procedura penale).
La valutazione del progetto di ricerca è compiuta in
base ai seguenti parametri: (i)
Rilevanza del progetto di ricerca. Il
progetto è tenuto a dare conto
dell’elaborazione scientifica sul
tema di ricerca prescelto, mettendo
in luce le principali problematiche
che esso pone. Particolare
attenzione è richiesta riguardo al
diritto comparato e all’eventuale
rilevanza sovranazionale e
internazionale del tema di ricerca.
(ii) Strutturazione del progetto di
ricerca. La struttura del progetto
deve dispiegarsi secondo linee
internamente coerenti e
argomentazioni fra loro
concatenate, anche tramite
l’illustrazione della impostazione
metodologica prescelta. La
strutturazione in capitoli o anche
solo in paragrafi non è strettamente
richiesta nella presentazione del
progetto. Sono ammessi alla prova
scritta i candidati che abbiano
conseguito una votazione minima di
14/20.
Sul frontespizio del progetto
non dovranno essere presenti le
generalità del candidato ma solo ed
unicamente il numero di matricola, il curriculum per il quale si vuole concerrere
e il titolo del progetto, pena l'esclusione. |
lingua |
ITALIANO
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Prova scritta |
La prova scritta consiste nello
svolgimento di un tema di Diritto
amministrativo o di Diritto
costituzionale e diritto pubblico
generale o di Diritto e procedura
penale estratto fra tre tracce
predisposte dalla Commissione per
ogni curriculum. Per il curriculum di
Diritto e procedura penale, gli
argomenti della prova potranno
avere ad oggetto, a discrezione
della Commissione, o un argomento
- da estrarsi da una terna – a
cavallo tra il Diritto penale e la
Procedura penale o un tema, a
scelta del candidato – estratto
anch'esso da una terna -, di Diritto
penale o di Procedura penale.
Normalmente la trattazione è di
natura teorica (non pratica come per
le prove di abilitazione alla
professione) e può prendere spunto
anche da indirizzi giurisprudenziali
di rilievo. Lingua della prova:
ITALIANO. I criteri di valutazione
della prova scritta sono i seguenti:
correttezza grammaticale e
sintattica; chiarezza espositiva;
completezza della trattazione;
sviluppo argomentativo coerente e
ordinato; analisi problematica degli
argomenti; conoscenza del dibattito
dottrinale e dei principali indirizzi
giurisprudenziali; capacità di
inquadramento storico-comparativo.
Sono ammessi alla prova orale i
candidati che abbiano conseguito
una votazione minima di 40/60.
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lingua |
ITALIANO
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Prova orale |
I candidati che superano la prova
scritta sostengono davanti alla
Commissione giudicatrice una
discussione incentrata sul progetto
di ricerca che intendono svolgere
nel dottorato. Lingua della prova:
ITALIANO. I criteri di valutazione
della prova orale sono i seguenti:
attitudine alla ricerca e motivazione
allo studio; capacità argomentativa
e di impostazione problematica;
buona conoscenza delle materie
curriculari; correttezza e chiarezza
espositiva. Durante la prova, inoltre,
viene accertata la conoscenza e la
padronanza della lingua inglese sia
con la lettura e la traduzione di un
testo inglese, sia con l'eventuale
esposizione in inglese del progetto
di ricerca. La prova orale si intende
superata se il candidato ottiene una
votazione di almeno 26/40. |
lingua |
ITALIANO
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