XXX TALIN

Dottore di ricerca

ciclo: XXXIII



Titolo della tesi: Fattori qualitativi e criticità metodologiche delle riprese fotografiche in ambito di rilievo architettonico

Gli ambiti di ricerca umanistica, il cui pensiero scientifico fonda le ragioni su metodologia filologica, ormai da tempo sono interessati da strumenti e metodologie caratteristiche degli ambiti scientifici che, invece, basano i propri risultati su analisi quantitative e ripetibili.Il rilievo architettonico, storicamente a cavallo fra questi due ambiti, appartiene a pieno titolo a questo scenario. Nel rilievo architettonico, infatti, una consistente attività di analisi interpretativa dell’opera studiata, deve essere consolidata dai dati strumentali acquisiti che, ovviamente, hanno natura quantitativa. Appare ovvio che il dato acquisito, poiché serve a collaudare e consolidare le ipotesi interpretative, debba essere il più oggettivo possibile. Consci che da un punto di vista metrico, probabilmente il dato che ci perviene oggi dalle attrezzature di misura è, il più delle volte, già preciso oltre il necessario, questa tesi vuole invece approfondire alcuni fattori qualitativi connaturati all’acquisizione di immagine fotografiche. Sappiamo infatti che, al giorno d’oggi, l’immagine fotografica vive un momento particolarmente fortunato, centrale e di ampia convergenza, nell’ambito delle tecniche di rilevamento, radunando in sé diverse qualità: velocità di acquisizione, elevata capacità descrittiva, informazioni metrico-dimensionali. Purtroppo, al di là di quanto la comunicazione pubblicitaria possa far sembrare, l'acquisizioni di queste immagini, se finalizzate al rilievo, non richiede un semplice “click”. Come proverò ad illustrare nella tesi, vi sono molteplici accortezze da tenerne, che interessano tutte le fasi della ripresa, dalla programmazione oraria alla collocazione e all’impostazioni dell’attrezzatura, fino alla post produzione. Accortezze e metodologie che possono sensibilmente perfeziona la qualità dell’immagine. così da ottenere un dato più ricco di informazioni e più oggettivo. Si tenga presente, che molte di queste metodologie volte ad incrementare gli aspetti qualitativi e di dettaglio informativo, non necessariamente conducono ad un prodotto di qualità estetica in senso espressivo-percettivo, ma nel contempo non lo escludono. Finalizzando lo studio, ad aspetti quantitativi della immagine che si traducono in aspetti qualitativi,è stato necessario supportare i risultati raggiunti con numerose prove comparative, eseguite sia in laboratorio, sia sul campo. Per le prove in laboratorio è stato da me attrezzato un apposito spazio dedicato, nel quale ho eseguito tutti i test in questa tesi illustrati. Per confrontarmi con le prove sul campo, durante il mio periodo di dottorato ho avuto la possibilità di partecipare a diverse ricerche in essere nel Dipartimento di Storia disegno e restauro della ‘Sapienza’ Università di Roma. L'insieme dei risultati raggiunti, applicando le metodologie selezionate, sperimentate e collaudate, vogliono dunque fornire un valido contributo, al perfezionamento del rilevamento strumentale a mezzo fotografico.

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