VINCENZA MAIOLA

Dottoressa di ricerca

ciclo: XXXVI


supervisore: Roberto Gradini
relatore: Roberto Gradini
co-supervisore: Alò Piero

Titolo della tesi: ASPETTI PATOLOGICI E FENOTIPICI DEI MENINGIOMI CEREBRALI DI GRANDI DIMENSIONI DI I GRADO WHO

INTRODUZIONE: I meningiomi sono i tumori cerebrali primitivi più frequenti negli adulti e rappresentano la quasi totalità dei tumori benigni intracranici. L'incidenza annuale è di 8,3 per 100.000 persone e aumenta con l'età. I pazienti di età superiore a 70 anni hanno un rischio 3,5 volte maggiore di sviluppo di men rispetto a quelli di età inferiore. Il tasso di incidenza nelle donne è superiore del 56%. Si tratta nella maggioranza di tumori generalmente benigni (I grado secondo WHO) e a lento accrescimento. Sulla base della localizzazione, dei sintomi neurologici e delle dimensioni si può definire il trattamento più idoneo e l'intervento chirurgico (IC) rimane il trattamento primario. Il target dell’intervento è la resezione totale con asportazione della base di impianto (Simpson 1); tuttavia non sempre è possibile e rimane un piccolo rischio di recidiva locale. Tuttavia nella pratica clinica abbiamo osservato una maggior incidenza di prognosi infausta in pazienti affetti da meningiomi cerebrali di I grado WHO di grosse dimensioni. OBIETTIVO DELLO STUDIO:. Lo scopo dello studio è stato quello di correlare le caratteriste patologiche e fenotipiche dei voluminosi meningiomi cerebrali con l’aumento della mortalità e morbilità post operatorie. Abbiamo cercato di correlare la grandezza delle lesioni con lo status postoperatorio, con contemporanea correlazione al tipo di IC e di ricercare eventuali “caratteristiche” della lesione per comprendere la relazione che la stessa ha sia con il tipo tumorale sia con la storia clinica del paziente. MATERIALI E METODI: Sono stati reclutati i casi secondo la data di ricovero e sottoposti a IC neurochirurgico da Novembre 2018 a Maggio 2023 presso la NCH dell’ospedale Spaziani di Frosinone. Sono stati operati 117 casi di meningiomi cerebrali e di questi sono stati selezionati 77 casi con meningioma di 1 grado. Sono state revisionate tutte le immagini di TC con mdc e/o di RM con mdc e stabilito un valore minimo di dimensione di diametro di 5 cm per le lesioni sovratentoriali e di 2 cm per quelle sottotentoriali. Sono stati considerati pertanto 34 casi. Abbiamo indagato vari fattori prognostici: la localizzazione, il sesso, la sede, la classificazione di Nakasu, il grado di Simpson, l’espressione del CD117, del PDL1, il Ki67, la presenza di eritropoiesi extramidollare e l’istotipo tumorale. RISULTATI: abbiamo riscontrato che un rapporto M/F simile ai dati della letteratura e una maggior probabilità statisticamente significativa di prognosi infausta per il sesso maschile. Per quanto concerne la localizzazione, quella frontale è la più frequente. Lo studio delle immagini radiologiche ha permesso di valutare il grado di Nakasu ed associarlo ad una prognosi peggiore. Dall’analisi dell’espressione del CD117 è emersa un’associazione statisticamente significativa entro l’insorgenza di emorragie post operatorie e l’espressione del CD117 e la positività al CD117 è correlata ad una prognosi peggiore. L’analisi del PDL1 non ha mostrato correlazioni statisticamente significative con una prognosi peggiore. L’eritropoiesi extramidollare non è stata rilevata in nessun caso. Il grado di Simpson ha mostrato una maggior frequenza nei soggetti deceduti pari al 20% di asportazione di minor entità (V grado). Il ki67, invece, non è risultato in grado di influenzare la prognosi. CONCLUSIONI: la prognosi dei meningiomi di grosse dimensioni di I grado WHO è sicuramente multifattoriale; l’aspetto fenotipico, patologico e la storia naturale di questi tumori giocano sicuramente un ruolo importante nella prognosi.

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