Dottorato in TECNOLOGIE BIOMEDICHE INNOVATIVE IN MEDICINA CLINICA

Titolo della tesi: ” ANALISI DEI MICRORNA CIRCOLANTI COME MARCATORI DIAGNOSTICI, PROGNOSTICI E TARGET TERAPEUTICI NEI PAZIENTI CON CARCINOMA DIFFERENZIATO DELLA TIROIDE”

Introduzione: Durante i primi due anni di dottorato abbiamo identificato alcuni miRNA esosomiali (miRNAe) sierici in grado di discriminare fra presenza e assenza di carcinoma papillifero della tiroide (PTC) e di metastasi linfonodali. Gli obiettivi del mio terzo anno di ricerca sono stati: 1)Validare i miRNAe precedentemente identificati 2)Valutare l’espressione e il ruolo dei miRNAe nell’aggressività tumorale mediante esperimenti in vitro. Materiali e metodi: L’RNA estratto da siero di 58 PTC con (n=28) e senza (n=30) metastasi linfonodali e 18 soggetti sani, è stato retrotrascritto e l’espressione dei miRNAe è stata valutata mediante RT-qPCR. Abbiano analizzato l’espressione di 48 miRNAe presenti nei terreni di coltura di tre linee cellulari tiroidee, due tumorali (TPC-1 e K1) e una normale, mediante RT-qPCR (TLDA). Abbiamo eseguito l'analisi di arricchimento funzionale dei target dei miRNA ed esplorato la rete di interazione miRNA-target. Abbiamo valutato l’effetto del miR-31-5p nelle cellule K1, mediante modulazione della sua espressione. Risultati: Lo studio di espressione dei miRNAe nella coorte di validazione ha confermato 4 miRNAe differenzialmente espressi tra PTC e soggetti sani ma non ha confermato nessun miRNAe deregolato tra pazienti N1 e N0. 5 miRNA sono risultati significativamente arricchiti negli esosomi secreti delle linee cellulari tumorali e 5 in quelli secreti dalla linea cellulare più aggressiva (K1). Tali miRNA sono coinvolti nei processi di proliferazione, angiogenesi, regolazione della risposta immunitaria e degradazione della matrice cellulare. L’inibizione del miR-31-5p riduce significativamente l’aggressività tumorale nelle K1. Conclusioni: Lo studio dei miRNAe sierici può essere di aiuto nella diagnosi dei PTC ma non come marcatori di presenza di metastasi linfonodali. Alcuni miRNAe hanno un ruolo importante nella carcinogenesi e nella progressione tumorale. In particolare, il ruolo del miR-31-5p è stato confermato mediante esperimenti in vitro, suggerendo un suo potenziale utilizzo come target terapeutico per il trattamento dei PTC più aggressivi.