Dottorato in TECNOLOGIE INNOVATIVE NELLE MALATTIE DELLO SCHELETRO,
DELLA CUTE E DEL DISTRETTO ORO-CRANIO-FACCIALE

Titolo della tesi: Approccio ortognatodontico nelle patologie malformate neonatali dento-maxillo-facciali

L’ortognatodontista, insieme al chirurgo maxillo-facciale, svolge un ruolo di fondamentale importanza in caso di soggetti affetti da labiopalatoschisi dai primi giorni di vita fino al completamento dello sviluppo. Il trattamento ortodontico aiuta a minimizzare e talvolta a risolvere le alterazioni funzionali ed estetiche che questa patologia comporta durante la suzione, la respirazione, la masticazione e la fonazione. Nella prima settimana di vita è possibile agevolare l’alimentazione e la respirazione del paziente con l’applicazione di una placca otturatrice semplice o munita di vite ortodontica per ristrutturare artificialmente la volta palatale e guidare lo sviluppo delle diverse porzioni anatomiche mascellari in base al tipo di schisi presente. L’utilizzo della placca otturatrice agevola l’atto della suzione e riduce il rigurgito regolarizzando così la nutrizione e la crescita del piccolo paziente. Tale dispositivo favorisce inoltre la respirazione e la rieducazione posturale della lingua evitando che essa si interponga nella schisi aumentandone l’ampiezza; queste funzioni sono particolarmente utili nel trattamento della Sequela di Pierre Robin. In caso di pazienti affetti da schisi monolaterali si deve spesso guidare lo sviluppo dei due emimascellari, favorendo il loro affrontamento e simmetrizzazione. Nelle forme bilaterali è spesso necessario riposizionare la premaxilla eccessivamente protrusa e distante dai due processi mascellari laterali. Tali movimenti ortopedici vengono effettuati con l’impiego di viti ortodontiche inserite all’interno della placca progressivamente attivate. La placca otturatrice rimane perfettamente aderente alle porzioni mascellari grazie all’applicazione di un sottile strato di pasta adesiva anallergica da protesi amovibile e mantenuta in situ 24/24h, tranne che nel tempo strettamente necessario per la sua pulizia quotidiana. Le placche otturatrici-ortopediche vengono mantenute fino al raggiungimento di circa 8 Kg di peso corporeo quando il paziente sarà in grado di sostenere in anestesia generale l’intervento chirurgico primario. Durante questo periodo, soprattutto nei casi di schisi complete mono o bilaterali, è di fondamentale importanza riuscire a guidare la crescita dei segmenti mascellari nella direzione corretta e cercare di migliorare quanto possibile anche la conformazione delle cartilagini alari del naso. Il fondamentale compito svolto dallo specialista in ortognatodonzia in questa fase di trattamento sarà quindi di minimizzare al massimo le problematiche occlusali, ricreare una congruità delle arcate dentarie e guidare lo sviluppo delle basi scheletriche. L’intervento ortodontico si dovrà sempre correlare alle specifiche esigenze chirurgiche che si presenteranno durante la crescita del paziente.