Titolo della tesi: L'illusione del tempo e del movimento. Enrico Prampolini e lo spazio scenico polidimensionale.
La ricerca riguarda l’indagine sul cambio di visione introdotto in particolare nei primi due decenni del Novecento con la negazione della prospettiva e la nuova definizione della spazialità. Questioni successive alla rottura del XIX secolo con i modelli di visione classici che hanno introdotto nuove convenzioni dei sistemi di rappresentazione.
Attraverso il linguaggio futurista delle rappresentazioni scenografiche di Enrico Prampolini sono state, quindi, condotte analisi e interpretazioni che hanno delineato un complesso panorama di ambiti e tecniche.
La prima fase della ricerca ha interessato la ricostruzione dello stato dell’arte di tipo grafico ma anche storico-bibliografico su Enrico Prampolini e le sue scenografie finalizzato all’inquadramento teorico a sostegno della ricerca, per poi passare alla seconda fase di catalogazione e sistematizzazione del materiale al fine di estrarre momenti salienti della sperimentazione prampoliniana.
Avvalendosi degli strumenti del disegno, con indagini proiettive e percettive, sono state infine tracciate ipotesi costruttive e letture interpretative di alcuni bozzetti scelti come exempla del rivoluzionario pensiero dell’Autore.
Le ipotesi ricostruttive suggeriscono caratteri e ricorrenze del “modo” di Prampolini, rilevando allo stesso tempo le forti caratterizzazioni e incursioni grafiche nella rappresentazione della scena. Le opere di Prampolini rappresentano gli esordi di queste espressioni, dove si registrano tutti i caratteri dei linguaggi del tempo - quelli grafici e iconografici - ma anche quelli di stretta derivazione dai media, fotografia e cinema.