Stefano Gensini (Firenze 1953-) è ordinario per il SSD M-FIL/05, Filosofia e teoria dei linguaggi. Insegna alla Sapienza dal 1 novembre 2006. è responsabile degli insegnamenti di Filosofia del linguaggio e Storia del pensiero linguistico. In precedenza ha insegnato come titolare Semiotica del testo presso l‘Università degli Studi di Cagliari (Facoltà di Magistero: 1987-1994), Semiotica presso l‘Università di Salerno (Facoltà di Lettere e Filosofia: 1994-2000), Filosofia del linguaggio e Semiotica presso l‘Università di Napoli "L‘Orientale" (Facoltà di Lettere e Filosofia: 2000-2006), dove è stato presidente del corso di laurea in Filosofia e comunicazione e della specialistica in Comunicazione interculturale. Ha inoltre insegnato per affidamento Storia della grammatica e della lingua italiana, Storia della lingua italiana, Linguistica italiana. Si occupa di storia delle idee sul segno e le lingue (in particolare autori come Leibniz, Vico, Leopardi, Darwin), problemi di teoria semiotica e di filosofia delle lingue (in particolare le basi naturali del linguaggio, la comunicazione animale, la teoria della metafora), temi di comunicazione politica e di sociolinguistica italiana, anche in chiave educativa. Ha al suo attivo oltre 150 pubblicazioni, parecchie delle quali in lingua inglese. E’ membro del Comitato scientifico delle riviste Beiträge zur Geschichte der Sprachwissenschaft, Studi filosofici, Bollettino di Italianistica, Comunicazione politica. Dal 2012 dirige, con Giovanni Manetti, la rivista "Blityri. Storia delle idee sui segni e le lingue" e, dal 2016, la collana "Semeia" (Ets ed., Pisa). Socio fondatore della “Società di filosofia del linguaggio”, è membro di diverse società internazionali interessate alla storia delle idee linguistiche e semiologiche.