Sylvie Dadjo

Dottoressa di ricerca

ciclo: XXXIV


relatore: Prof. Gianluca Scarchillo

Titolo della tesi: "La responsabilità pre-contrattuale in Italia e Francia. Riflessioni, evoluzioni e prospettive comparatistiche tra normativa e giurisprudenza"

Nel mondo odierna di globalizzazione delle Affari economiche e giuridiche, per giungere alla conclusione di un accordo, si rende spesso necessario un periodo, più o me-no esteso, di trattative, in quanto non sempre un contratto si presenta come il risultato di una istantanea ed immediata convergenza di due manifestazioni di volontà; infatti, un contratto è il risultato di una graduale e progressiva formazione della volontà delle parti. Questo periodo o fase è di fondamentale importanza ai fini della definitiva conclusione di un contratto, dal momento che, proprio durante le trattative, le parti hanno modo di negoziare il contenuto dell’atto in formazione e di compiere una serie di accertamenti tecnici e legali per valutare l’effettiva convenienza dell’affare. Durante questa fase, i protagonisti dispongono di un’autonomia, in virtù del potere riconosciuto loro dalla legge naturale (libertà intesa come capacità del soggetto di agire o di non agire, di portare o di non portare a buon fine una negoziazione) senza costrizioni o impedimenti esterni, e di autodeterminarsi scegliendo autonomamente i fini e i mezzi per conseguirli. Tale libertà è individuale, e nella fase di formazione, ciascuna parte ha il diritto di esercitare la propria libertà negoziale. Nel manifestare la propria sfera di interessi, i contraenti, avvolte si scontrano l’un l’altro, creando dei danni nella sfera giuridica di una parte . Nelle trattative contrattuali il diritto di esercitare questa libertà è un problema che per secoli ha tra-sformato il fenomeno umano e giuridico. In un mondo economico di mercato l’esercizio illimitato dell’autodeterminazione diventa ancora più complesso perché i protagonisti possono essere più o meno consapevoli di ledere il diritto altrui. Ebbene, è proprio in ragione della complessità che contraddistingue la fase preparatoria di un contratto, che si manifesta l’importanza dell’istituto della responsabilità precontrattuale e della sua disciplina, la cui ratio è quella di tutelare la libertà negoziale dei protagonisti nella fase di formazione e di sanzionare tutti i comportamenti di abuso contrari alla buona fede, in grado di generare affidamenti o convinzioni infondate. Il tema di questo lavoro ha ad oggetto la responsabilità precontrattuale, con particolare riguardo alle nuove prospettive sia nell’ordinamento italiano che in quello francese. L’interesse che ha accompagnato questo lavoro è duplice: il primo è quello didattico - accademico, il secondo attiene alla personale curiosità sul limite della libertà negoziale e la definizione della volontà mascherata. Sul piano didattico accademico, l’analisi del tema permetterà di definire giuridicamente e anche filosoficamente l’origine etimologica del tema, alcuni tipi di responsabilità e la responsabilità precontrattuale. Infine come dice Giovanni PERLINGIERI: « un classico del diritto, come quello in esame, può essere analizzato sotto due profili. Quello dell’impatto che ha avuto sulla dottrina e sulla giurisprudenza successive, in modo da registrare i meriti del volume sul piano storico, e quello del metodo che propone, nonché della tecnica argomentativa utilizzata, che rappresenta le “radici“ sulle quali si sviluppano “i rami e foglie“ delle soluzioni. Spesso, infatti, “i rami e le foglie“, visibili ai più, nascondono finissimi pensieri e tecniche argomentative che conservano la loro utilità anche a distanza di anni a prescindere dall’avvenuta condivisione delle soluzioni. La scienza, del resto, è caratterizzata da “scoperte“ successivamente condivise. Ciò che va posto in risalto, se non s’intende valorizzare l’opera soltanto sul piano storico, è evidenziare il metodo, il linguaggio e le tecniche di argomentazione e di decisione utilizzate, le quali a distanza di tempo conservano la loro utilità anche per la soluzione di nuovi e complessi problemi derivanti, ad esempio, dalla legislazione successiva. Questo, del resto, distingue un libro d’informazione da un classico del diritto, il quale è insuscettibile di scomparire come neve al sole al tratto di penna del legislatore, poiché non si limita a donare strumenti e soluzioni ma fornisce insieme le logiche che ne governano l’utilizzo. » Sul piano della curiosità personale ci si è interrogati sulla culpa in contraendo quale materia antica e nel contempo attualissima e vivace, per comprendere il perché, e i veri motivi, dell’insuccesso della teoria del fondatore tedesco Rudolfo Von Jhering cui va il merito di aver inquadrato giuridicamente questa categoria precontrattuale... Al fine di raggiungere gli obiettivi, il lavoro si articolerà in due parti con profili comparatistici e le nuove prospettivi, composte da quattro capitoli. La prima parte sarà dedicata essenzialmente alle nozioni, all’origine, e all’evoluzione della materia; in particolare, nel primo capitolo e nel secondo capitolo, si analizzerà l’ordinamento francese per esaminare come fosse disciplinata la responsabilità precontrattuale, nell’ordinamento italiano come è regolata la materia della culpa in con-traendo con un costante riferimento alla Dottrina e alla Giurisprudenza. La seconda parte sarà dedicata alla riforma con il terzo capitolo: “l’ Ordonnance n° 2016-131 du 10 février 2016 portant réforme du droit des contrats, du régime général et de la preuve des obligations con la quale il Governo francese ha dato esecuzione alla “Loi n. 2015-177 del 16 febbraio 2015“ la quale delegava il delicato compito di modernizzare e semplificare il diritto dei contratti, del regime generale e della prova delle obbligazioni. Tale riforma è entrata in vigore il 1 ottobre 2016 ed introduce alcune impor-tanti novità per quanto concerne il diritto della formazione del contratto: le negoziazioni. Sotto il profilo formale, ma con rilevanti conseguenze sistematiche, cambia la collocazione e la redazione di numerose disposizioni, certamente più chiara ed accurata rispetto allo stile volutamente conciso e semplice, ma ormai datato, del Code Napoléon. Il quarto capitolo sarà dedicato alle nuove prospettive, con particolare attenzione al diritto dell’informazione precontrattuale.

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