STEFANO LATINO

Dottore di ricerca

ciclo: XXXVI


supervisore: Lidia Piccioni
co-supervisore: Francesco Bartolini

Titolo della tesi: Operai, fabbriche e fascismo a Milano: il caso di Sesto San Giovanni (1926-1939)

A prima vista, classe operaia e fascismo appaiono come due termini dalla concordanza difficoltosa. Da un lato la prima è stata eletta dal movimento socialista e comunista come il soggetto principale che avrebbe dovuto guidare la rivoluzione sociale mentre, d’altra parte, il fascismo si è caratterizzato come antioperaio sia nel suo processo di affermazione che nelle successive politiche. È in questo apparente iato che si colloca il presente lavoro: esso mira a studiare assieme i due termini del binomio, fascismo e classe operaia nella loro dimensione di reciproco incontro, scontro, conflitto, pacificazione e consenso, determinata dallo sviluppo storico e politico negli anni del consolidamento prima e del mantenimento poi del potere del governo di Mussolini. Nel corso dell’elaborato, in generale, guardando al sistema di potere fascista, è analizzato il ruolo avuto dalla capacità ideologica e simbolica nel permeare contesti e gruppi sociali “estranei”, con che modalità si potessero esercitare meccanismi di attrazione verso gli operai, quale tipo di strumenti di penetrazione sociali e culturali fossero utilizzati e quale fosse il ruolo della violenza fisica e della costrizione in questo processo. Guardando invece agli operai sono descritte, in primo luogo, le loro condizioni di vita materiale. Inoltre, è indagata l’esistenza di forme politico-culturali alternative al fascismo e come esse abbiano determinato preservazioni, modifiche e adattamenti degli stili di vita. In tal senso, una particolare attenzione è dedicata alle manifestazioni di resistenza messe in atto nella vita quotidiana dagli operai ed al loro rapporto con l’antifascismo clandestino organizzato. La ricerca è condotta assumendo come caso di studio un preciso contesto territoriale, ovvero l’area milanese e nello specifico l’atipica “company town” di Sesto San Giovanni. Dopo un capitolo introduttivo storiografico, la narrazione si articola attorno a tre capitoli tematici, i quali assumeranno tre punti di vista differenti per guardare al rapporto tra operai e fascismo. Ogni capitolo tematico si apre con una parte più generale su Milano per poi approfondire il contesto di Sesto San Giovanni. Il secondo capitolo è dedicato alle organizzazioni di massa adoperate dal fascismo per cercare di egemonizzare i lavoratori. Quello successivo riguarda la materialità delle condizioni di vita della classe operaia, studiate scegliendo il tema dell’abitazione ed in particolare delle sue forme più precarie come le baracche. L’ultimo capitolo tratta invece il rapporto tra gli operai e l’antifascismo organizzato comunista e le manifestazioni di dissenso verso il governo di Mussolini. L’obiettivo è tenere assieme “storie” solo a prima vista differenti, ma che in realtà non sono altro che un tassello della storia della società italiana sotto il fascismo.

Produzione scientifica

11573/1708887 - 2024 - Latino S., Antifascisti e antifasciste nelle fabbriche: l'organizzazione clandestina del Partito comunista a Sesto San Giovanni (1925-1939)
Latino, Stefano - 02a Capitolo o Articolo
libro: Antifasciste e antifascisti. Storie, culture politiche e memorie dal fascismo alla Repubblica - (979-12-5469-504-3)

11573/1709437 - 2024 - Antonella Tarpino, Memoranda. Gli antifascisti raccontati dal loro quotidiano
Latino, Stefano - 01d Recensione
rivista: DIACRONIE. STUDI DI STORIA CONTEMPORANEA (Bologna : Associazione culturale "Diacronie") pp. 153-160 - issn: 2038-0925 - wos: (0) - scopus: (0)

11573/1717445 - 2024 - "Baraccati" tra le industrie: vita quotidiana e abitare operaio a Sesto San Giovanni durante il fascismo
Latino, Stefano - 02a Capitolo o Articolo
libro: Città che si adattano? Vol. II. Adattabilità in circostanze ordinarie - (978-88-31277-09-9)

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