Ricerca: Approcci non farmacologici basati sulla mind-body medicine per la promozione della stimolazione cognitiva, del benessere e della resilienza in età avanzata
Ho lavorato per più di 10 anni come funzionario specialista e responsabile dell’ufficio integrato di promozione della salute – Progetto O.M.S. Città Sane presso il Comune di Udine, gestendo e coordinando i programmi di prevenzione e promozione della salute a livello locale (promozione sani stili di vita, invecchiamento attivo, mobilità sostenibile, sana alimentazione, prevenzione demenze, comportamenti a rischio, ambienti resilienti e inclusivi, processi partecipativi, ecc.), collaborando con molte realtà diverse, pubbliche, private, istituzioni scolastiche, aziende, NGO e associazioni di volontariato. Partecipo attivamente alle attività della Rete Europea delle Città Sane dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (anche in qualità di membro del Comitato di Indirizzo) e collaboro con varie reti a livello nazionale e internazionale e nell'ambito dei progetti europei (ad esempio la Rete delle Città Amiche degli Anziani e delle Persone con Demenza, il Patto sul Cambiamento Demografico, la Task Force sull'Invecchiamento in Salute, le Urban Innovative Actions e il Programma URBACT, il Patto sul Cibo di Milano, la Rete Italiana Città Sane-OMS, l'Health City Institute, ecc.).
Ho frequentato la Scuola Avanzata di Prevenzione e Promozione della Salute (percorso integrato tra le Università di Torino - Piemonte Orientale Avogadro e Milano – Università Bocconi e Cattolica), la Summer School Social Determinants of Health (UCL-University College London), e un corso avanzato in Scienze Politiche (Università degli Studi di Udine). Recentemente ho collaborato con l'Università di Udine in attività di ricerca sui temi della salute, benessere psicofisico, invecchiamento in salute, meditazione mindfulness.
Il progetto di ricerca proposto riguarda gli interventi non farmacologici basati sull'integrazione di corpo e mente al fine di favorire il benessere e la resilienza in età avanzata e di contribuire allo sviluppo di nuovi approcci di prevenzione del decadimento cognitivo, affettivo e sociale.