Dottorato in PSICOLOGIA DINAMICA E CLINICA

Titolo della tesi: ATTACCAMENTO, REGOLAZIONE EMOTIVA E IDEAZIONE SUICIDARIA: UN MODELLO AD EQUAZIONI STRUTTURALI

Background: Il suicidio è considerato oggi come una dei temi più pressanti che riguardano la salute pubblica (Goldsmith et al., 2002): in base ai dati più recenti raccolti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, il suicidio rappresenta una delle principali cause di morte nel mondo, nonché la seconda causa di morte tra i 15-29 anni. Nonostante il fenomeno sia oggetto di ricerca da decenni, non esiste un modello egemone nella concettualizzazione del suicidio e l’evoluzione nella ricerca sul funzionamento emotivo degli individui può fornire nuovi spunti per lo studio del fenomeno. Obiettivi: Il presente lavoro di ricerca si pone l’obiettivo di guardare ai fenomeni suicidari adottando il framework teorico della regolazione emotiva, integrandola con la prospettiva teorica dell’Attaccamento adulto e con gli studi sulla personalità per poter ampliare e consolidare le presenti concettualizzazioni cliniche ed evidenze empiriche sui fenomeni suicidari. Metodo: Lo studio è stato condotto su un campione totale di 1.274 soggetti (34.3% di sesso maschile; età media= 30.47, DS= 13.32), suddivisi in 2 campioni: il campione clinico è costituito da 196 soggetti giunti all’attenzione clinica per comportamenti/ideazione suicidaria e soggetti appartenenti alla popolazione normale che presentavano ideazione suicidaria, mentre il campione di controllo è costituito da 1.078 soggetti appartenenti alla popolazione normale. È stata somministrata ai soggetti una batteria di questionari self-report per valutare la disregolazione emotiva, le strategie di regolazione emotiva, l’attaccamento adulto e la personalità. Sono state svolte analisi di correlazione, confronti tra gruppi, regressioni e modelli a equazioni strutturali. Risultati: Dalle analisi è emerso che il campione clinico mostra punteggi più alti nelle scale relative all’attaccamento insicuro e alla personalità patologica, oltre a punteggi più alti nelle diverse dimensioni della disregolazione emotiva e in alcune strategie di regolazione emotiva, che a loro volta intervengono nella relazione tra attaccamento e ideazione suicidaria e tra personalità e ideazione suicidaria, spiegando parzialmente la relazione tra le variabili. Discussione: Il presente lavoro di ricerca ha confermato il ruolo della regolazione emotiva all’interno dell’ideazione suicidaria e ha illustrato l’influenza delle diverse competenze e strategie di regolazione emotiva nella relazione tra rappresentazioni dell’attaccamento e ideazione suicidaria e tra aspetti di personalità e ideazione suicidaria, al netto del genere e dell’età. Conclusioni: Nonostante i limiti dello studio che non rendono possibile fare inferenze causali, dai dati emerge la centralità della regolazione emotiva all’interno dell’ideazione suicidaria offrendo importanti suggestioni rispetto agli aspetti da tenere a mente nell’intervento clinico con individui che presentano questa problematica. I risultati ottenuti potrebbero essere uno spunto per ampliare in tal senso la ricerca sulle specifiche strategie coinvolte e approfondendo il ruolo che hanno nel passaggio dall’ideazione suicidaria al tentativo di suicidio.