Titolo della tesi: Il ruolo consultivo del Consiglio di Stato nel sistema delle fonti: garanzia tecnico-giuridica e qualità normativa
Questo lavoro di ricerca indaga il ruolo del Consiglio di Stato quale organo consultivo nell’ordinamento italiano, focalizzandosi in particolare sul contributo che esso offre alla qualità della normazione e alla salvaguardia della coerenza tecnico-giuridica delle fonti del diritto. Attraverso un’analisi storico-istituzionale, la tesi ricostruisce l’evoluzione della funzione consultiva, mettendo in luce come, sin dalla sua istituzione, il Consiglio di Stato abbia progressivamente assunto un’influenza determinante tanto sul piano tecnico (verifica di legittimità, coerenza e chiarezza normativa) quanto su quello sostanziale (equilibrio tra potere esecutivo e garanzie democratiche).
L’indagine esplora, inoltre, il passaggio dal tradizionale compito di mediazione tra l’autorità pubblica e la tutela dei diritti dei cittadini a un ruolo più ampio, in cui la consulenza giuridica si salda con le esigenze di efficienza amministrativa, semplificazione e trasparenza. Ampio spazio è dedicato alle prassi consultive più recenti, in particolare nei processi di riforma legislativa e di attuazione del PNRR, dove la funzione consultiva rivela la propria capacità di adattamento alle sfide della modernità.
La ricerca evidenzia, infine, come la “doppia anima” del Consiglio di Stato—consultiva e giurisdizionale—contribuisca a rafforzarne l’autorevolezza e la neutralità, favorendo un controllo preventivo di legalità e di buon andamento dell’azione pubblica. Il lavoro intende così offrire una prospettiva interdisciplinare e critica sul ruolo di questo organo ausiliario, che si conferma centrale per la tenuta del sistema costituzionale italiano e la qualità complessiva della normazione.