Titolo della tesi: Il cimitero comunale monumentale Campo Verano in Roma: genesi, sviluppo e lettura critica del patrimonio architettonico
Il presente lavoro di ricerca s’inserisce nel clima che ha visto, negli ultimi decenni, un progressivo seppur lento interesse nei confronti degli impianti cimiteriali, con particolare attenzione ai grandi complessi monumentali.
Nello specifico la ricerca concerne lo studio del cimitero comunale Campo Verano in Roma, del suo impianto funzionale e distributivo e del suo patrimonio architettonico. L’impianto funerario si estende sulla via Tiburtina intorno al complesso religioso di San Lorenzo fuori le Mura per una vasta superficie di ca. 83 ettari e con una morfologia abbastanza eterogenea, caratterizzata da aree pianeggianti e zone notevolmente in pendio, con salti di quota che variano tra i 23 metri e 44 metri s.l.m.
Data la notevole estensione del cimitero, il tema è stato affrontato con particolare riferimento all’area più consistente del cimitero dal punto di vista storico-architettonico, quella cioè risalente al nucleo originario realizzato nelle immediate vicinanze al Complesso Laurenziano nei primi anni dell’Ottocento: porzione in seguito ampliata e in parte mutata con l’ultimo grande progetto unitario, alla fine del XIX secolo.
La dissertazione si compone di cinque sezioni.
La prima illustra l’articolazione dell’approccio metodologico al tema; introduce l’area di studio e specifica gli obiettivi, consistenti fondamentalmente nello studio del complesso attraverso la sua storia evolutiva e nella rilettura, al contempo, del sito monumentale allo stato attuale. In seguito si analizzano i diversi contributi apparsi riguardo al tema, per delineare lo stato degli studi e individuare quali ambiti siano stati maggiormente approfonditi e quanto invece risulti ancora scarsamente affrontato. Si passa poi all’inquadramento e alla descrizione del complesso cimiteriale attraverso l’analisi del suo impianto generale; particolare attenzione è riservata alla condizione geologica e ai caratteri morfologici dell’area, al fine di comprendere come questi abbiano avuto un ruolo nello sviluppo progettuale e poi realizzativo dell’intero complesso.
La seconda parte è di taglio storico e affronta gli aspetti e le dinamiche storico-sociali relative alle pratiche mortuarie e alle funzioni del cimitero moderno. Si partirà dagli anni a cavallo tra il XVIII secolo e il XIX secolo e si arriverà alla metà del XX secolo con l’inaugurazione del Cimitero Flaminio (il secondo cimitero di Roma), restituendo così gli avvenimenti più salienti che hanno caratterizzato la nascita e la realizzazione del complesso, nonché il suo rapporto con la città.
Nella terza parte si prosegue con l’approfondimento storico affrontando però in modo specifico lo sviluppo progettuale e realizzativo del cimitero. Si analizzano le personalità coinvolte e i relativi progetti che, a partire dagli inizi del XIX secolo fino alla metà del XX secolo, hanno contribuito alla definizione dell’area di studio, con un approfondimento sia sulle dinamiche amministrative ed economiche sia sulle fasi esecutive della struttura. Si analizzano inoltre i vari progetti non realizzati.
La quarta parte focalizza l’attenzione sulle singole aree e architetture del nucleo originario del complesso. L’impossibilità di affrontare con approfondimenti specifici tutte le architetture di carattere pubblico presenti nel cimitero ha portato alla scelta di analizzare in dettaglio soltanto le quattro componenti architettoniche principali del complesso, quali l’ingresso Monumentale, il piazzale della Via Crucis, il Quadriportico e la cappella di Santa Maria della Misericordia verso i Trapassati.
La quinta parte della ricerca presenta una sezione più analitica incentrata sull’esame del sito nel suo stato attuale. Si esamina quanto è oggi in uso presso l’amministrazione circa la struttura organizzativa di orientamento del cimitero. Vengono individuate le caratteristiche di ogni area e le strutture presenti. Seguono, poi, approfondimenti specifici sui sistemi che compongono il cimitero: l’impianto compositivo e funzionale; le tipologie di sepolture; il corredo generale del complesso nelle sue varie declinazioni. Le analisi condotte in questo capitolo mirano a restituire la condizione effettiva, considerando anche le alterazioni e le criticità che si presentano, nonché le situazioni di degrado che il luogo manifesta e i problemi relativi alla sua frequentazione quotidiana da parte della collettività̀.
La dissertazione si conclude con alcune riflessioni sulla gestione dell’impianto cimiteriale e sull’individuazione di possibili indirizzi per il recupero della sua immagine che agli occhi dei visitatori appare irrimediabilmente compromessa.
Il nostro studio intende quindi compiere passi avanti verso una conoscenza più approfondita dell’esteso patrimonio architettonico del cimitero del Verano, secondo una visione integrale, ossia non incentrata sul valore storico, artistico e architettonico della moltitudine dei monumenti sepolcrali presenti.