Thesis title: IL TEMPO DEI DIRITTI. LA PRESCRIZIONE TRA RAGIONI DI CERTEZZA ED ESIGENZE DI GIUSTIZIA
Il presente lavoro ha come obiettivo quello di far emergere le profonde trasformazioni che, specialmente negli ultimi anni, hanno caratterizzato l’area della prescrizione ed evidenziare come questo istituto, spesso ritenuto arido e paradossalmente sottratto allo scorrere del tempo, sia in realtà pienamente permeabile alle istanze provenienti dalla società e coerentemente inserito nel processo evolutivo del diritto civile, oggi alimentato da due fonti di energia principali: la Costituzione e il diritto europeo latamente inteso.
In particolare, si intende dimostrare che il baricentro della prescrizione si è gradualmente spostato verso il rapporto giuridico e gli interessi individuali e, al contempo, prendere atto del progressivo sgretolamento del mito della certezza, che tradizionalmente ha avvolto, e a tratti offuscato, il fenomeno in esame.
A tal fine, nel primo capitolo si effettuerà una rilettura dal basso delle disposizioni codicistiche sulla prescrizione, cercando di mettere in rilievo come la prospettiva qui accolta sia compatibile, de iure condito, con il dettato normativo. In questo percorso, verranno affrontate, attraverso la descritta chiave di lettura, le principali ed annose questioni interpretative che contraddistinguono la materia. Si pensi, ad esempio, al problema della natura, del fondamento, dell’oggetto e degli effetti della prescrizione.
Nel secondo capitolo, tale analisi verrà arricchita mediante un approfondimento dei principali e più attuali filoni giurisprudenziali, sia nazionali sia sovranazionali. Il confronto con il formante pretorio risulta di particolare interesse, in quanto conferma il sempre più netto superamento del mito della certezza in favore delle esigenze di tutela del singolo. A questo riguardo, ci si soffermerà principalmente sulle emblematiche posizioni adottate dalle corti italiane in relazione al dies a quo della prescrizione e al rapporto tra quest’ultima, l’ordine pubblico e la buona fede oggettiva. Si presterà attenzione, inoltre, al costante sforzo profuso dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea e dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nell’assicurare la compatibilità tra i termini di prescrizione e i principi di effettività ed equivalenza.
Il terzo capitolo contiene un’analisi di alcuni dei più rilevanti modelli giuridici internazionali, da cui si trae un’ulteriore conferma del mutamento di prospettiva a cui si sta assistendo nel settore in esame. A tal proposito, si prenderanno in considerazione le riforme del diritto civile portate a termine in Francia e in Germania, accomunate dall’esigenza di incidere profondamente sulla prescrizione, in alcuni casi stravolgendone la disciplina, le peculiari soluzioni adottate nel common law inglese e statunitense e, inoltre, i risultati raggiunti dalla dottrina europea e cristallizzati in numerosi progetti di armonizzazione e uniformazione, tra cui spiccano il Draft Common Frame of Reference (DCFR) e i Principles of European Contract Law (PECL).
Infine, si procederà ad una sintesi dei tratti ricorrenti e delle linee di tendenza riscontrati nelle varie esperienze internazionali e ad un confronto con il modello interno, allo scopo di formulare, de iure condendo, proposte di riforma del sistema italiano.