Titolo della tesi: House of Difference. Intersectionality as a Tool for Literary Criticism in Contemporary Belgium and Germany
Il presente lavoro esplora l’intersezionalità come strumento critico per la letteratura contemporanea belga e tedesca, concentrandosi sulle narrazioni di scrittrici di diversa provenienza – Emine Sevgi Özdamar, Chika Unigwe, Rachida Lamrabet e Sharon Dodua Otoo – che impiegano il tedesco e il nederlandese come lingue letterarie. Fondata sulla ricerca di Kimberlé Crenshaw e arricchita attraverso il confronto con le epistemologie femministe nere e le critiche postcoloniali, la ricerca dimostra come i sistemi intersecanti di oppressione, basati su razza, genere, classe, disabilità e così via, plasmino sia le esperienze vissute che le rappresentazioni letterarie nei contesti europei.
La ricerca è strutturata in tre sezioni principali: stabilire un quadro teorico rigoroso che vada oltre definizioni riduttive dell'intersezionalità; analizzare le dimensioni spaziali e corporee nelle opere selezionate per rivelare come gli spazi urbani limitino o facilitino la mobilità dei personaggi marginalizzati; ed esaminare come questi testi sfidino i discorsi storici dominanti attraverso contro – narrazioni e strategie di rememory. Attraverso analisi contestualizzate all’interno di quadri storici e sociopolitici, lo studio mira a mostrare come la letteratura funzioni come luogo di negoziazione dove i rapporti di potere sono allo stesso tempo iscritti e contestati
Metodologicamente, la tesi evita categorizzazioni essenzialiste ed espone i meccanismi strutturali che marginalizzano i soggetti subalterni. Sostiene che l'intersezionalità, quando applicata alla critica letteraria, espone l’interconnessione delle disuguaglianze sistemiche e amplifica le voci tradizionalmente escluse dai canoni letterari europei. Prediligendo un approccio decoloniale che pone al centro l’agency delle soggettività marginalizzate, la ricerca dimostra come la letteratura possa re-immaginare le gerarchie sociali all’interno delle tradizioni letterarie europee. Integrato da interviste con le autrici Chika Unigwe e Rachida Lamrabet, lo studio rivela la capacità della letteratura di sfidare le strutture egemoniche e promuovere narrazioni nuove e più diverse.