Titolo della tesi: La metodologia del Debate per l'Educazione civica
Lo studio si è concentrato sulla verifica dell’efficacia della metodologia didattica del Debate per l’insegnamento dell’Educazione Civica, una disciplina reintrodotta nel sistema scolastico italiano dalla Legge 92/19, tra numerose criticità legate alla trasversalità della disciplina e all’esiguità del monte ore obbligatorio previsto per l’insegnamento.
Le Linee Guida di riferimento per le scuole per l’insegnamento dell’Educazione civica eludono nella prima versione il riferimento alle metodologie didattiche con cui sviluppare le competenze di cittadinanza degli studenti, mentre nella versione aggiornata dal DM 183/2024, si promuove il ricorso generico al dibattito in classe per perseguire gli obiettivi di apprendimento disciplinari, non l’adozione del Debate per lo sviluppo delle competenze di cittadinanza degli studenti e la relativa valutazione
Obiettivo della ricerca è stato in prima istanza di rintracciare lo spettro delle competenze perseguite dal Debate, la sua coerenza con i paradigmi pedagogici e la rispondenza degli obiettivi perseguiti dalla metodologia con il Framework di OCSE Pisa 2016 per la Competenza globale; in secondo luogo, con la parte empirica, la ricerca ha sperimentato l’efficacia dell’introduzione del Debate nel curricolo disciplinare di una scuola secondaria di primo grado di Roma indagandone le ricadute sulle competenze di cittadinanza degli studenti delle classi campione ed il grado di coinvolgimento e soddisfazione dei docenti che hanno preso parte alla sperimentazione.
Sono stati adottati sia metodi qualitativi che quantitativi per l’acquisizione di dati, poi sottoposti a triangolazione multipla, per rispondere alle domande di ricerca ed avanzare conclusioni sulle ipotesi di partenza, ovvero che l’insegnamento dell’Educazione civica è più efficace per gli studenti che praticano il Debate e per i docenti che lo adottano come metodologia didattica di riferimento per l’insegnamento dell’Educazione civica.
La ricerca non ha pretese di esaustività per almeno due ordini di motivi: il primo legato agli aggiornamenti normativi sopraggiunti a ricerca pressocché conclusa, (DM 183 del 7 settembre 2024), il secondo legato alla diffusione sempre maggiore della metodologia del Debate nel sistema scolastico italiano che modifica velocemente gli scenari, incrementa le consapevolezze e moltiplica le pratiche didattiche dei docenti, si presta pertanto ad ulteriori sviluppi nell’ambito della ricerca educativa e degli studi sociali.