RAISA POPOVA

Dottoranda

ciclo: XXXVII
email: raisa.popova@uniroma1.it




supervisore: Prof.ssa Ilaria Schiaffini
co-supervisore: Prof. Claudio Zambianchi
co-supervisore (2): Prof. Claudio Zambianchi

Ricerca: Ri-scoprire della natura morta: la filosofia e l’estetica dei simboli nascosti nel realismo magico di Gregorio Sciltian

Raisa Popova ha conseguito presso l’Università Statale degli Urali di Architettura e Arte la laurea triennale in design e presso l’Università Federale degli Urali la laurea magistrale in storia dell’arte. Raisa era occupata nei diversi progetti formativi e scientifici presso l’Accademia dell’Arte Contemporanea a Ekaterinburg (Russia), dove ha lavorato dal 2015. Il campo della sua attività professionale comprendeva l'organizzazione di eventi scientifici internazionali (simposio, conferenze), progetti di edizione e pubblicazione. Inoltre, ha condotto le lezioni nei corsi della storia delle arti e dell'arte del ‘900 presso l’Accademia dell’Arte Contemporanea, anche i brevi corsi speciali presso l’Art Studio dell'Università Statale degli Urali di Architettura e Arte.
I suoi interessi scientifici si concentrano sulle interazioni tra le versioni russe ed europee del modernismo. In particolare, Raisa mette in fuoco i contesti simbolici e filosofici nell’arte di Avanguardia.
La sua ricerca attuale è dedicata alla analisi dei fondamenti filosofici e della trasformazione socio-culturale del genere della natura morta nell'arte dell’900. Si concentra sulle opere di artisti legati al movimento della pittura metafisica, in particolare sull'arte del pittore italo-armeno Gregorio Sciltian. Il progetto provvede uno sguardo interdisciplinare combinando gli strumenti storico-artistici, filosofici, culturali e di semiotica al scopo di comprendere la natura complessa dell'arte moderna.

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