Titolo della tesi: EL MOSAICO EN EL ARTE ISLÁMICO: PRECEDENTES, TRADICIONES Y DESARROLLO. SU RELACIÓN CON EL ALICATADO
Il mosaico è una delle espressioni artistiche più affascinanti fin dall’antichità, associato principalmente al mondo romano e bizantino, dove raggiunse un alto livello di raffinatezza. Tuttavia, nel contesto islamico, questa tecnica ha svolto un ruolo rilevante sin dal califfato omayyade, quando i musulmani continuarono sul percorso artistico del tardoantico, evolvendolo verso un’estetica propria. Il mosaico, lungi dall’essere una semplice adozione o un prestito dall’arte bizantina, fu adattato e trasformato per rispondere alle esigenze culturali e religiose dell’Islam. Questo lavoro indaga l’evoluzione dei mosaici nell’arte islamica, mettendo in evidenza il loro sviluppo autonomo e la loro relazione con la koiné mediterranea. Vengono analizzati diversi esempi di mosaici attraverso i secoli e in varie aree geografiche, con un focus anche sulla tecnica della ceramica parietale, che alcuni studi interpretano come una continuazione o imitazione del mosaico. Questa analisi parallela è finalizzata a scoprire se e come le due tecniche interagiscono. Per questo motivo, la ceramica viene trattata quasi esclusivamente in quei contesti in cui è presente anche l'arte musiva, escludendo regioni come l’Anatolia e l’Iran.
L’obiettivo principale di questa tesi è raccogliere e analizzare la produzione musiva nel mondo islamico, coprendo diverse regioni, dal Mediterraneo alla Mesopotamia e alla Penisola Arabica. La ricerca si concentra sull’autonomia che l’arte islamica ha sviluppato nella creazione di mosaici, pur riprendendo modelli decorativi di ispirazione tardoantica o bizantina. Un altro obiettivo è includere l’arte islamica nella koiné artistica mediterranea, sia nel periodo tardoantico sia in quello medievale, tema al centro di molti studi recenti. L’analisi dei programmi decorativi in mosaico nel contesto islamico rivela la vastità di questa produzione nel corso dei secoli. I risultati della ricerca mostrano che il mosaico nell’arte islamica ha assunto forme decorative proprie, senza dipendere dall’artigianato bizantino per la creazione di nuovi programmi artistici. Questo implica la persistenza di laboratori di mosaicisti dopo l’VIII secolo in aree come Bilad al-Sham e l’Egitto, sebbene in scala ridotta rispetto al periodo tardoantico. Inoltre, viene esplorata la relazione tra mosaici e ceramica parietale, mettendo in discussione l'idea comune che quest’ultima rappresenti un’evoluzione del mosaico. La produzione ceramica, molto più ampia e diversificata a seconda delle regioni, può essere suddivisa in due categorie principali: laceria e estrelleria (a stella). La laceria, sviluppatasi a partire dagli studi scientifici del X secolo, si basa su un motivo intrecciato che ha un legame distante con il mosaico geometrico tardoantico per la ripetizione dei motivi e l’uso dell’intreccio. Tuttavia, il suo sviluppo è stato completamente autonomo e il disegno risulta molto più adatto all'arte ceramica. La estrelleria, sebbene più simile nell’aspetto al mosaico, è più strettamente collegata all’opus sectile, poiché creata attraverso l’assemblaggio di pezzi poligonali accostati.
La continuità dell’uso del mosaico nel mondo islamico è strettamente legata ai periodi di recupero del patrimonio classico dell’Islam. Le varie dinastie, nella loro ricerca di legittimità politica e religiosa, hanno fatto ricorso sia alla creazione di nuovi programmi artistici sia al restauro di monumenti antichi decorati con mosaici. Questo processo di recupero e reinterpretazione è stato un mezzo per rafforzare la loro autorità, collegandosi simbolicamente ai periodi più gloriosi dell’Islam delle origini, in particolare al califfato omayyade. Sebbene il patrocinio del mosaico sia diminuito in alcuni contesti e sia stato parzialmente sostituito dalla ceramica parietale, esso è rimasto un simbolo di prestigio e continuità storica in aree chiave del mondo islamico. Allo stesso tempo, lo sviluppo autonomo della ceramica riafferma la capacità creativa dell’Islam di generare nuove tecniche decorative, adeguate ai progressi scientifici e alle esigenze artistiche del momento.