NERTILA GURI

Dottoressa di ricerca

ciclo: XXXIII



Titolo della tesi: PARCO ARCHEOLOGICO DI BUTRINTO, STORIA DEGLI SCAVI, INTERVENTI DI RESTAURO, CONSERVAZIONE DEL SUO PATRIMONIO ARCHITETTONICO E PAESAGGISTICO E LA SUA TRASFORMAZIONE NEI SECOLI

La presente ricerca affronta il tema del Parco Archeologico di Butrinto, il più grande parco Archeologico in Albania e patrimonio mondiale dell’Unesco, analizzando le varie fasi di trasformazioni che hanno contribuito alla sua conservazione sino ad oggi. La ricerca parte dalla scoperta della città antica di Butrinto fatta da Ugolini con la presenza della Missione Archeologica Italiana in Albania attraversando il periodo del regime comunista e perciò il contributo dell’Istituto dei Monumenti della Cultura e l’Istituto di Archeologia albanese per poi arrivare all’istituzione della Butrint Foundation, alla riorganizzazione dell’Istituto dei Monumenti della Cultura e alle varie collaborazioni scientifiche internazionali degli ultimi decenni. La dissertazione si dirama in tre fasi di cui la prima analizza il periodo di scoperta e di trasformazione svolto dalla Missione Archeologica Italiana in Albania a partire dal 1925, la convenzione archeologica siglata fra i due paesi nel 1926, i principali personaggi che hanno contributo, le campagne di scavo ed i relativi lavori di sistemazione, conservazione e trasformazione del sito di Butrinto, il tutto analizzato in stretta relazione al contesto socio-politico in cui versavano i due paesi in quegli anni. La seconda fase temporale delle trasformazioni va dal secondo dopo guerra ai primi anni novanta ed analizza il contesto culturale e legislativo in Albania, confrontandolo con gli altri contesti europei contemporanei, per poi analizzarne le varie istituzioni di competenza create per far fronte alla conservazione del patrimonio culturale albanese. Anche questa fase prevende un’analisi dei principali personaggi intervenuti e di tutte le campagne di scavo e di conservazione da loro svolte tenendo sempre ben presente il contesto socio-politico in cui versava il Paese durante il regime comunista come chiave di lettura per la compressione delle scelte fatte. La terza fase infine, riguarda il periodo della nascita della Butrint Foundation, della riorganizzazione dell’Istituto dei Monumenti della Cultura, della tutela del sito da parte delle istituzioni internazionali, come Unesco, Ramsar ecc.. Come nelle precedenti due fasi si vanno ad analizzare le principali figure che hanno operato nel sito archeologico, gli scavi e gli interventi di restauro da loro effettuati e la gestione del parco in un contesto socio-economico ben diverso dai precedenti che vede la nascita della repubblica democratica albanese. La ricerca prevede anche una analisi dello sviluppo paesaggistico del parco, che va dall’ampliamento dell’area di gestione di quest’ultimo, passando per la creazione delle zone cuscinetto, sino ad arrivare alla creazione delle linee guida per la gestione della vegetazione volte ad assicurare un ulteriore tutela dei monumenti. La nascita dei piani di gestione integrata di Butrinto che ad ogni edizione tendono ad arricchirsi in modo da sfruttare al meglio le potenzialità che il sito stesso offre, in modo da garantire ai visitatori la possibilità di comprendere, accedere ed apprezzare al meglio il bellissimo contesto paesaggistico che fa da scenografia ai monumenti. La ricerca si conclude con l’approfondimento del monumento considerato più rappresentativo e meglio conservato di tutto il sito ovvero, il teatro, percorrendo le sue varie vasi di scavo e di conservazione durante tutte le tre fasi temporali della ricerca precedentemente elencate.

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