MICHELA TOUSSAN

Dottoressa di ricerca

ciclo: XXXVII



Titolo della tesi: Culturale heritage: verso la definizione di un modello di gestione tra pubblico e privato

La gestione sostenibile del patrimonio culturale costituisce una sfida complessa e multidimensionale, con implicazioni rilevanti per lo sviluppo socioeconomico e la rigenerazione urbana. Come affermava Elinor Ostrom "dobbiamo imparare a governarci a più livelli con sistemi di governance sovrapposti." Questa affermazione risulta particolarmente pertinente nell’ambito della gestione del patrimonio culturale, che richiede un equilibrio tra regolamentazione istituzionale e coinvolgimento delle comunità locali e tra responsabilità pubbliche e interessi privati. Questo lavoro di ricerca ha l’ambizione di definire un modello di gestione da applicare ai progetti di rigenerazione urbana, che integri sistemi partenariali innovativi, approcci partecipativi avanzati e sistemi di economia circolare, con l’obiettivo prioritario di individuare strumenti, anche innovativi, utili per ottimizzare l’accessibilità, la conservazione e l’impatto positivo degli asset culturali nell’ambito dell’economia nazionale. L’applicazione e lo studio di questo modello, integrato e replicabile, è volta a garantire la tutela del valore storico e identitario del patrimonio, ma anche il perseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale nell’ambito dei progetti di riuso adattivo. Proprio quest’ultima dimensione, quella sociale, risulta uno snodo fondamentale per garantire la sostenibilità di questi progetti nel tempo. La metodologia della ricerca si basa su una revisione sistematica della letteratura e un’analisi comparativa dei modelli di gestione del patrimonio adottati in Italia e in Europa. Attraverso l’applicazione del protocollo PRISMA, sono stati selezionati 38 studi chiave, dai quali sono state estratte e analizzate best practices, criticità e opportunità per un modello di governance che sia al contempo inclusivo e sostenibile. I risultati sono stati comparati, poi, con quanto emerso nel corso di un evento multidisciplinare di confronto che si è svolto il 30 settembre 2024 e che ha visto la partecipazione e il contributo di esperti, professionisti, accademici, istituzioni pubbliche e private e soggetti comunque coinvolti nei processi di valorizzazione e rigenerazione del patrimonio culturale. Le conclusioni di questo studio si concentrano sul potenziale di un modello di analisi e di valutazione che sia multicriterio, adattivo e trasferibile, da applicare ai progetti di rigenerazione. Il modello proposto intende superare le limitazioni della gestione pubblica tradizionale con un approccio di tipo sperimentale, basato sulla necessità di valutare i progetti di rigenerazione. Tutto ciò tenendo conto della complessità e della eterogeneità dei contesti e dei fattori che ne influenzano la riuscita. La ricerca si propone, altresì, di analizzare le principali criticità dei modelli di gestione esistenti nell’ambito dei progetti di riuso, come il rischio di subordinare la missione sociale a finalità economiche, le difficoltà di integrazione tra i soggetti coinvolti e la necessità di sviluppare strumenti di monitoraggio e di valutazione dell’impatto efficaci e, sulla base degli studi esistenti, determinare un modello di azione utile per la valutazione dell’efficacia delle progettualità emergenti. Tale modello fornirebbe una solida base di partenza per la costruzione di politiche pubbliche che vadano nella direzione della creazione di un vero e proprio sistema di gestione e valorizzazione del patrimonio diffuso, favorendo l’adozione di pratiche sostenibili da parte degli stakeholder istituzionali e privati e promuovendo, nel contempo, una gestione che tenga in considerazione il tema della conservazione e della tutela, ma volgendo un’attenzione particolare alla generazione di valore sociale con il coinvolgimento delle comunità locali in tutte le fasi dei progetti di rigenerazione.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma