MICHELA MAZZALI

Dottoressa di ricerca

ciclo: XXXI



Titolo della tesi: Le rappresentazioni cinematografiche e l’immaginario scolastico nel cinema italiano dagli anni ‘60 ad oggi

Argomento di questo lavoro di ricerca è uno studio comparato nel tempo, dagli anni ’60 ad oggi, dei film italiani che hanno messo su schermo la scuola, gli insegnanti e gli studenti. per mostrare come e quanto sia cambiata tale rappresentazione nel corso del tempo, in sintonia con le trasformazioni della società e dello spazio pubblico. Nel primo capitolo si è scelto di proporre un excursus del contesto storico e delle legislazioni scolastiche dall’Unità d’Italia ad oggi. In seguito, si è partiti da un’analisi dei film dall’anno 1960, anno di svolta e cruciale sia per la scuola che per il ruolo dirompente della televisione nel quotidiano. Si è quindi proceduto lavorando all’analisi dei film divisi per decennio, inserendoli nel loro contesto storico e sociale ed esaminando la ricezione, la critica e i dibattiti del periodo. Si è concluso con una breve e veloce panoramica delle immagini televisive, serie, fiction e programmi che hanno avuto come protagonisti la scuola e gli insegnanti. La metodologia scelta è di tipo compilativo descrittivo, si è proceduto in ordine cronologico a visionare, analizzare film e la critica dell’epoca, per porre in evidenza il legame tra epoca storica, immagini, critica e ricezione. Ricercando le tipologie fisse di insegnanti e di scuola o di anomalie ed esempi particolarmente significativi nel tempo storico analizzato. Gli obiettivi sono stati molteplici, innanzitutto quello di cercare uno strumento utile, per il presente e il futuro, alla scuola e agli insegnanti, che possa servire anche per la formazione. Si è cercato di analizzare le varie tipologie di insegnanti per vedere se si possono trarre degli esempi e considerare cosa salvare e cosa ‘buttare’ delle immagini-documento del cinema, quali possono essere le buone e le cattive pratiche di insegnamento e se queste esistono come tali. Esaminare come viene visto un insegnante e la scuola in senso generale, come contenitore educativo e formativo, attraverso le immagini su grande e piccolo schermo. Dare l’opportunità ai futuri docenti di confrontare le proprie convinzioni sulla professione scelta con le raffigurazioni della stessa che nel tempo si sono raccolte nel grande contenitore dell’immaginario collettivo. Le conclusioni hanno portato ad evidenziare uno stato di perenne frustrazione nell’ambiente scolastico, a mostrare una figura di insegnante impietosa, dissacrante spesso stereotipata. Il maestro risulta infatti bersaglio di un tiro incrociato, tra istituzioni, colleghi e alunni, ma anche àncora di salvezza, per chi sceglie di aggrapparsi ad essa nonostante tutto. Le immagini sono specchio della società e del tempo? O la società e i tempi sono specchio delle immagini cinematografiche? Chi è specchio di cosa? Chi si identifica in cosa? La scuola e gli insegnanti raffigurati sono un ideale da raggiungere? Una macchietta di cui burlarsi o un esempio da seguire? Le conclusioni sono una sorta di documento che ci lascia senza risposta definitiva e che potrebbe forse risultare un punto di partenza per ulteriori lavori di indagine e confronto, con la scuola attuale, con la cinematografia e i modelli scolastici extra-nazionali.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma