Dottorato in STORIA, DISEGNO E RESTAURO DELL'ARCHITETTURA

Titolo della tesi: Il "modello fisico aumentato" per esplorare le forme nello spazio. Nuovi dispositivi per un teatro didattico multimediale di Geometria descrittiva

La ricerca riguarda i modelli a disposizione della Geometria descrittiva e il loro utilizzo nel processo di comprensione dei problemi di natura spaziale in contesti didattici, divulgativi e disseminativi. In questo ambito è stato definito un nuovo strumento di conoscenza e apprendimento: il “modello fisico aumentato”, inteso come modello fisico attualizzato tramite la prototipazione rapida sul quale integrare contenuti grafici e digitali attraverso la Realtà Aumentata. Questa nuova tipologia di modello può essere adottata in tutti gli ambiti propri della disciplina, diventando il protagonista di un “teatro didattico” multimediale e, al tempo stesso, può essere utilizzato come mezzo attraverso cui valorizzare le collezioni di modelli esistenti. La fase sperimentale si è concentrata sullo sviluppo di modelli fisici aumentati finalizzati allo studio delle proprietà delle forme geometriche solide, concepiti per ampliare il portato conoscitivo dei cosiddetti modelli fisici matematici. Si fa riferimento, oltre al caso singolare di un modello in prospettiva solida, ai modelli dei poliedri e delle superfici minime, per alcune loro particolarità. Nel caso dei poliedri sono stati presi in considerazione alcuni esempi peculiari – le stellazioni di Max Brückner, le trasformazioni descritte da Roberto Corazzi e Alicia Boole Stott e le costruzioni dei poliedri catalani proposte da Ugo Adriano Graziotti – scelti in quanto ideali per illustrare le diverse tipologie di “modello fisico aumentato” e le potenzialità della sua applicazione nell’ambito didattico. Mentre, per dimostrare la potenzialità di questo dispositivo in contesti divulgativi e disseminativi, in particolare per la valorizzazione di collezioni esistenti, si propongono alcuni“modelli fisici aumentati” che adottano come model target il modello in prospettiva solida e alcuni modelli di superfici minime presenti nella collezione del Dipartimento di Matematica “Guido Castelnuovo” della Sapienza Università di Roma. La fase di analisi e digitalizzazione delle forme prese in esame, peraltro, ha svelato alcune questioni geometriche inaspettate in alcuni casi, e, in altri, è stata l’occasione per una riflessione sulla possibilità di ampliare la “tavolozza delle forme” a disposizione della Geometria descrittiva e dell'Architettura.