Titolo della tesi: Genesi, evoluzione e prospettive del partenariato tra l’Unione europea e gli Stati ACP
Nella tesi dottorale qui esposta viene descritta la relazione storico-giuridica tra l'Unione europea (Ue) e gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP). Tale relazione viene esplorata in ragione dei recenti sviluppi che hanno condotto le Parti alla sigla di un nuovo testo di partenariato, il quale deve essere ancora sottoposto alla firma e alla conclusione dell'Ue e dei suoi Stati membri, da una parte, e degli Stati ACP, dall'altra. L'elaborato si pone, pertanto, lo scopo di riunire ed esporre le diverse esperienze partenariali tra le Parti, che vedono nel Trattato di Roma, nelle convenzioni di Yaoundé, nelle convenzioni di Lomé, nell'accordo di Cotonou e, in futuro, nel nuovo testo negoziato il proprio fondamento giuridico. Si è deciso di propendere, come suggerito dal titolo di questo manoscritto, per un approccio di tipo cronologico, che consentisse di inquadrare in una cornice lineare lo sviluppo delle questioni giuridiche del partenariato. Il metodo di analisi e di sovrapposizione dei testi è stato perlopiù di natura orizzontale, col fine di riscontrare incompatibilità, contraddizioni e mutamenti sostanziali dei diversi strumenti convenzionali presi in esame. Nel primo capitolo è stata introdotta l'azione esterna dell'Unione europea, con lo scopo di presentare le forme di accordo similari al partenariato descritto nell'elaborato. Nel secondo, sono state illustrate le convenzioni di Yaoundé (1963 e ss.) e Lomé (1975 e ss.), nell'ottica di esaminare le origini del partenariato. Nel terzo capitolo, concernente l'accordo di Cotonou (2000), che regola l'attuale quadro partenariale, dopo aver elaborato sulla questione della conformità della relazione commerciale tra le Parti con il sistema Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), è stata esposta la struttura dell'accordo e delineati i profili istituzionali. Tale sezione dell'elaborato svolge la funzione descrittiva di preparazione all'analisi del quarto capitolo, il quale, fissando come caso studio l'accordo di partenariato economico (APE) Ue-Forum caraibico (CARIFORUM), giuridicamente fondato sul partenariato, offre un'analisi sulle incompatibilità, sulle sovrapposizioni normative e sui conflitti di giurisdizione tra l'APE sopracitato, il trattato della Comunità dei Caraibi e la normativa OMC. Nel quinto capitolo, d'altro canto, è stato rappresentato il nuovo testo negoziato dalle Parti, in un'ottica comparativa con quello di Cotonou. In ultimo, nel capitolo finale, è stata tracciata la questione della budgetizzazione del Fondo europeo di sviluppo, che è stata oggetto di uno scontro istituzionale-giurisprudenziale che ha caratterizzato gli ultimi decenni del partenariato. L'elaborato giunge a plurime conclusioni. Tra queste, sottolinea i rischi di conflitti di giurisdizione tra la Corte di giustizia dei Caraibi e gli strumenti di risoluzione delle controversie presenti nell'accordo Ue-CARIFORUM; dimostra l'evoluzione e il rafforzamento della clausola diritti umani nel nuovo testo negoziato; evidenzia la "vittoria" del Parlamento europeo sull'avvenuta budgetizzazione del Fondo europeo di sviluppo; sancisce la normalizzazione della relazione già speciale tra l'Ue e gli Stati ACP. Globalmente, riflette sulle prospettive del partenariato, concludendo che il destino della relazione dipenda parzialmente dalla scelte politiche che l'Ue adotterà in materia di futuri partner internazionali e, altresì, in misura maggiore, dalla firma e dalla conclusione del nuovo testo negoziato, che sancirebbero l'inizio di un nuovo percorso tra i partner.