Thesis title: La necropoli Davanzali di Numana (AN). Studio di un lotto di sepolture e analisi della ceramica a vernice nera della necropoli
Nell’ambito della Convenzione di Ricerca sulla necropoli Davanzali di Numana, stipulata con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e con la Direzione Regionale Musei Marche, la presente tesi di Dottorato ha previsto lo studio di 117 tombe del sepolcreto piceno Quagliotti-Davanzali di Numana (AN), tra le più grandi necropoli ad oggi note per il periodo preromano nelle Marche e tutt’ora prevalentemente inedita. Partendo dallo studio della documentazione di scavo dell’epoca e dall’analisi dei contesti tombali, è stato possibile sviluppare numerosi indirizzi di ricerca, volti ad arricchire il quadro conoscitivo sulla comunità picena di Numana e ad apportare novità significative nell’ambito dei rapporti commerciali nell’Italia centrale preromana. In primo luogo, è stato presentato il contesto topografico dell’area in studio ed è stata condotta una rassegna dei rinvenimenti al fine di ricostruire il paesaggio antico (Cap. 1). Grazie al programma QGis sono state analizzate le dinamiche di occupazione della necropoli dal IX alla prima metà del II sec. a.C. (Cap. 2). È stata poi tracciata l’evoluzione del rito di deposizione e delle strutture tombali (Cap. 3). È stata formulata una classificazione tipologica dei materiali, operazione di estrema importanza ai fini della conoscenza della cultura materiale di Numana e, quindi, del Piceno centrale: si tratta infatti della prima classificazione sviluppata per i materiali piceni delle Marche (Cap. 4). Partendo dalla tabella delle associazioni dei materiali all’interno dei contesti sepolcrali, è stato possibile comprendere le ricorrenze prevalenti, la comparsa e la durata di ciascuna forma rispetto alle fasi cronologiche individuate da D. Lollini (Cap. 5). Il Capitolo 6 ha affrontato il tema della ritualità funeraria considerando l’evoluzione dei corredi dal IX al III sec. a.C., le offerte alimentari e i riti che caratterizzavano le cerimonie funebri, gettando luce sull’organizzazione sociale e sui culti della comunità. La sezione 2 è dedicata a un approfondimento sulla ceramica a vernice nera presente nell’area Davanzali, esito del progetto di Avvio alla Ricerca finanziato dall’Università di Roma La Sapienza. Lo studio interdisciplinare, associato alle analisi archeometriche, ha consentito di identificare le produzioni presenti a Numana tra la seconda metà del V e gli inizi del III sec. a.C. L’individuazione dei gruppi produttivi permette di delineare, con una maggior certezza, le direttrici dei traffici commerciali dei quali Numana era crocevia e che erano rivolte non solo all’Attica, alla Magna Grecia e ai centri dell’Adriatico settentrionale quali Spina e Adria, ma anche verso l’entroterra piceno, l’Italia centrale e la costa croata.