MARINO MIDENA

Dottore di ricerca

ciclo: XXXI



Titolo della tesi: "Idee, percorsi e prassi dell'Ecocinema"

La ricerca prende le mosse dalla considerazione di come, principalmente a partire dagli anni ’90, si assista ad un’imponente crescita di attenzione per un cinema che tratti di tematiche legate all’ecologia. Interesse che viene espresso da autori, produzioni e spettatori e che trova rispondenza in un rilevante aumento di manifestazioni che si affiancano ad un eco-filone di produzione cinematografica sempre più ricco e, in alcuni casi, attento anche sotto il profilo della filiera industriale, alle istanze della sostenibilità (Green Set). La presenza di una pluralità di film evidenzia un orientamento espressivo caratterizzato da una tale forza che, necessariamente, si impone ad una considerazione di carattere teorico che va elaborata sulla base di riflessioni, riletture e confronti, anche attraverso integrazioni interdisciplinari, che possano essere condivise dalla comunità degli studiosi. Da questo quadro problematico emerge l’esigenza di tracciare un percorso di studio attraverso una rilettura e un’analisi della produzione cinematografica, anche italiana, per giungere alla definizione di uno “statuto teorico” del cinema ecologico. Lo studio del cinema ambientale, nella novità del campo di ricerca ha preso sinora le mosse, in senso quasi pioneristico, dall’analisi svolta da una scuola anglosassone che, grazie all’inquadramento teorico realizzato dalle studiose Cheryll Burgess Glotfelty e Willoquet Maricondi, definisce, ormai sempre più diffusamente, tale branca con il termine di “Ecocinema”, quale derivazione della corrente dell’Ecocritica letteraria che prende, invece, in considerazione la relazione tra ambiente e testo scritto. In Italia tale metodologia critica nell’ambito dei film studies risulta alquanto inesplorata sotto il profilo teoretico, metodologico e storico. Dopo l’inquadramento della questione ambientale e degli snodi etici collegati come questione culturale (primo capitolo), l’analisi degli strumenti offerti dall’Ecocritica e dall’Ecocinema (secondo capitolo), lo studio, attraverso una perlustrazione nel cinema italiano che spazia dai film rurali del ventennio al neorealismo, dalle commedie ai documentari, mira ad individuare una generazione di eco-autori e un complesso di opere che indagano il rapporto del vivente con la natura e che quindi si prestano ad una rilettura in chiave ecocritica.

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