MARIAM ZOUHAIR

Dottoranda

ciclo: XXXVII
email: mariam.zouhair@uniroma1.it
telefono: 0649766607
edificio: RM008
stanza: 40




supervisore: Prof. Antonio Musarò

Ricerca: X-MET: un costrutto muscolare bioingegnerizzato, come modello per studiare la fisiopatologia e la rigenerazione muscolare.

Sintesi del progetto di ricerca
L'ingegneria tissutale muscolare è un promettente campo di ricerca incentrato sulla generazione di "tessuti viventi ex-vivo" da utilizzare come alternative terapeutiche per la medicina rigenerativa, farmaceutica, diagnostica e ricerca di base. Recentemente, il nostro gruppo ha sviluppato con successo un tessuto ingegnerizzato vascolarizzato tridimensionale che riproduce il tessuto muscolare scheletrico, chiamato eX-vivo Muscle Engineered Tissue (X-MET). L' X-MET mostra diverse proprietà morfo-funzionali di un muscolo in vivo; è in grado di contrarsi spontaneamente e di rispondere alla stimolazione elettrica. L'obiettivo generale del mio progetto di dottorato è enfatizzare il potenziale utilizzo del nostro costrutto bioingegnerizzato 3D nella ricerca farmaceutica con il fine ultimo di semplificare i test e lo screening di farmaci e molecole coinvolte nell'insorgenza e nella progressione della malattia, e di fornire una valida prova concettuale per l'uso dell'X-MET come strumento utile per la medicina rigenerativa, in grado di ripristinare, mantenere o migliorare la funzionalità dei tessuti. Un ulteriore obiettivo è definire il meccanismo molecolare alla base del rimodellamento funzionale dell'X-MET quando sottoposto a stimoli meccanici. Recentemente, abbiamo dimostrato come l'X-MET, sotto stimoli meccanici, mostra una conservazione delle giunzioni comunicanti e della matrice extracellulare (ECM) che potrebbero creare un ambiente favorevole per l'integrazione dell'X-MET in un tessuto ospite in vivo. Sulla base di queste caratteristiche, l'innovatività del progetto risiede nei vantaggi dell'utilizzo dell'X-MET come modello e strumento di medicina rigenerativa, in quanto rappresenta una strategia più efficiente e soprattutto più sostenibile sia economicamente che eticamente dal momento che permette di integrare gli studi in vivo, diminuendo dunque il numero di animali necessari e migliorando la comprensione della patogenesi e lo sviluppo di terapie per le malattie muscolari.

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